Essere avvolti da profumi che diffondono frizzanti ed energizzanti note di salsedine o delicati e ottimistici accordi della macchia mediterranea è una connessione emotiva ancora più importante e necessaria quando una situazione drammatica come l'emergenza Covid-19 ci porta a ripetere un solo mantra di sopravvivenza: #restiamoacasa. A questo hashtag, monito, fil rouge che tiene unita l'Italia in queste settimane tristi e dolorose Acqua dell'Elba ne ha voluto affiancare un altro potente quanto poetico, #conilmarenelcuore, che l'azienda profumiera elbana ha stampato su un'edizione speciale di profumatori d'ambiente disponibili in differenti fragranze (quattro marine, tre floreali, tre agrumate e due speziate).
Ma non si tratta solo di un hashtag. Usato sui social di Acqua dell'Elba #conilmarenelcuore è anche il nome a un'operazione completa e strutturata con cui l'azienda elbana intende offrire un contributo concreto e immediato rispetto all’emergenza Covid-19, sia all'Isola d'Elba sia alle zone d'Italia devastate dal Coronavirus. Fino al 19 aprile per ogni acquisto su questi Profumatori d'Ambiente da 500 ml contraddistinti dal tappo personalizzato #conilmarenelcuore Acqua dell'Elba donerà il 50% alla raccolta fondi che ha lanciato sulla piattaforma GoFundMe (gofundme.com/f/aiutiamoelbaitalia) dove chiunque può donare fondi sia all’Ospedale dell’Isola d’Elba sia all’Italia intera.
"Da sempre cerchiamo di restituire all'Isola d'Elba qualcosa di quello che ci ha dato in termini di ispirazione e di motivazione. Con questa iniziativa continuiamo a farlo, chiedendo anche il coinvolgimento di chi, come noi, ha nel cuore la bellezza e la magia che l’Isola d’Elba sa donare”, ha dichiarato Fabio Murzi, presidente di Acqua dell'Elba. L'azienda ha inaugurato il suo contributo con la donazione diretta del primo letto di terapia intensiva e rianimazione all’Ospedale dell’Isola d’Elba, un’attrezzatura che rimarrà a disposizione di tutti anche dopo l'emergenza. La raccolta fondi sarà anche destinata a contribuire all’emergenza nazionale, con un contributo al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale che potrà arrivare fino a un terzo di quanto raccolto per supportare l’Italia là dove è più in crisi.