L'orgasmo, soprattutto quello femminile, è "personale". Con il tempo e l'esperienza ogni donna impara a (ri)conoscerlo, migliorarlo, accoglierlo, prolungarlo, pretenderlo, moltiplicarlo... Uguale per tutte è il suo (non) scopo. A cosa serve l'orgasmo femminile? Se quello maschile ha una funzione riproduttiva, quello della donna che senso ha? I biologi evolutivi avanzano delle ipotesi. Il raggiungimento del piacere nella donna aumenta le possibilità che l’ovulo venga fecondato? No. Le contrazioni muscolari che si presentano durante un orgasmo aiutano il concepimento? Nemmeno. La spiegazione più ragionevole, per ora, è che non abbia un senso biologico e/o evolutivo, ma che sia un effetto collaterale dell’evoluzione dell’orgasmo maschile. «Un "incidente evolutivo" come i capezzoli dell'uomo» per dirla con la biologa evoluzionista e filosofa della scienza Elisabeth Lloyd.

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Un'altra possibilità arriva da uno studio di due biologi dell’evoluzione - Mihaela Pavlicev dell’Università di Cincinnati e Gunter Wagner dell’Università di Yale - pubblicato sul Journal of Experimental Zoology che ha messo a confronto l'accoppiamento delle femmine di diverse specie di mammiferi. Secondo i due studiosi i cicli di ovulazione della donna, un tempo uguali per tutte le femmine di mammifero e tuttora tali per alcune di loro, si sono evoluti. Nei mammiferi primitivi l’ovulazione, infatti, veniva stimolata dal rapporto sessuale con un maschio.

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Quando i mammiferi primitivi si accoppiavano, il clitoride, situato all'interno della vagina, inviava un segnale al cervello, che innescava la produzione di ormoni che attivavano il rilascio dell’ovulo agevolando la fecondazione. Una modalità che ottimizzava gli accoppiamenti, un tempo rari, ma che in alcuni primati è venuta meno proprio perché gli accoppiamenti sono diventati più frequenti. Non servendo più a stimolare l’ovulazione, il clitoride si è spostato all'esterno della vagina e gli ovuli hanno cominciato a essere rilasciati a cicli regolari. Nell'attesa di aggiornamenti teniamo per buona la tesi provocatoria della dottoressa Lloyd: «Nessuna funzione evoluzionistica, l'orgasmo femminile esiste solo per il divertimento!».

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