Al di là del confine le donne sembrano non avere problemi di linea. Nonostante il vorace desiderio dei francesi di assorbire le case di moda italiane (e non solo), la foga non intacca minimamente gli appetiti delle parigine. Magre da sempre, per sempre. Permettete una perplessità (che compromette la bile del resto delle donne del pianeta): come fanno a mantenere la silhouette snella di natura anche dopo gli anta? Senza sforzo apparente, oltretutto? A differenza delle inglesi che, snelle alla pari, sono decisamente più predisposte all’esplosione dopo i quaranta. Forni a ogni angolo e burro a ogni tavolo, ci si chiede quale sia il segreto delle Brigitte Bardot che intasano le rue parigine.

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Femail ha sguinzagliato la dottoressa esperta nutrizionista Carrie Ruxton (ha vissuto per quattro anni a Parigi), per capirne di più, una volta per tutte. «Iniziamo con il dire che le francesi evitano rigorosamente qualsiasi spuntino», spiega la Ruxton, «niente macarons né croissant insieme al tè o caffè del pomeriggio. La loro attenzione all’alimentazione è massima e il loro regime alimentare quasi esemplare: che si tratti di un filetto di manzo di Borgogna o una Quiche Lorraine, il loro infinito amore per la carne rossa ma magra, le aiuta a soddisfare la richiesta proteica giornaliera dell’organismo. Se ci abbiniamo un bel piatto di verdure stufate poi…».

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Svogliatezza irresistibile, eleganza da vendere (anche quando si tratta di capelli: vedi Caroline De Maigret) e stile out of bed impeccabile, la magrezza incondizionata delle parigine è merito della loro cultura (culinaria)? «In parte sì», continua la Ruxton, «le donne francesi prendono tempo per consumare un pasto, non mangeranno mai un tramezzino davanti al pc, piuttosto lavorano fino a sera inoltrata, ma consumano i pasti come si deve. Niente cibo spazzatura, niente fast-lunch. Poi adorano la cucina fatta in casa, hanno un profondo disinteresse per tutto ciò che è precotto o confezionato. Infine sono vere fan di tutto ciò che è biologico e a chilometro zero». La magrezza incondizionata dalle francesi non è quindi solo merito di un ceppo genetico dai poteri metabolici strabilianti, ma anche di una pacatezza e una consapevolezza assolute verso il cibo e il corpo, da mantenere sano a tutti i costi. Insomma, le parigine hanno una marcia in più e una taglia in meno. Facciamocene una ragione.