Sono tante le donne che, per un motivo o per un altro, sono spesso alle prese col calcolo dell’ovulazione, per poter sapere quali sono i giorni dove la fertilità è elevata e quali invece quelli dove la possibilità di rimanere incinta è bassa o praticamente nulla.

Cominciamo con lo stabilire una cosa: certezze assolute nel calendario dei giorni fertili? Praticamente nulle. Vari fattori possono influenzare un regolare ciclo e di conseguenza l’ovulazione, considerando anche che la lunghezza dell’intero ciclo mestruale varia da donna a donna.

Volendo fare un calcolo ovulazione di base si deve ovviamente partire da quello che è il primo giorno di flusso. Qui è dove parte la fase estrogenica, dove viene sviluppato il follicolo, e che dura mediamente due settimane.

Quattordici giorni dunque, che fanno sì che in un ciclo regolare di ventotto giorni quelli fertili vadano grosso modo dal dodicesimo al diciassettesimo, periodo che può protrarsi a volte anche fino al diciottesimo-diciannovesimo, ma come già detto, varia molto da donna a donna.

Questo perché la fase estrogenica è quella che può variare e durare anche qualche giorno in più, spostando “in avanti” i giorni più fertili.

Diversa invece è la seconda fase del ciclo mestruale, chiamata progestinica, in quanto invece quest’ultima è fissa e molto raramente si discosta dai quattordici giorni (ecco perché un regolare ciclo può durare anche un po’ più di ventotto giorni).

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Facciamo un esempio pratico con quello che può essere definito un ciclo regolare e uno invece più lungo e quindi più anomalo.

Rimanendo sempre nell’ambito delle statistiche (dunque soggette a errori) si può affermare che, in un ciclo della durata di ventotto giorni il cosiddetto «periodo fertile» parte dal decimo giorno e arriva al diciannovesimo, mentre invece in uno che dura trentadue giorni il discorso cambia e la “forbice” si allarga dal quattordicesimo al ventiduesimo giorno.

Si deve però sempre tenere a mente una cosa molto importante: nel periodo fertile ci sono ovviamente giorni che lo sono più degli altri, ovvero quelli centrali. Quindi, in un periodo fertile che va dal decimo al diciannovesimo, quelli dove è più alta la probabilità di concepire sono dal tredicesimo al sedicesimo.

Calendario ovulazione metodi

I metodi migliori per sapere quando sta iniziando l’ovulazione, e quindi il periodo fertile, sono quelli naturali, usando i quali è però necessaria una profonda conoscenza del proprio corpo, che fornisce dei piccoli sintomi esterni che segnalano l’inizio.

Un sistema decisamente più pratico è invece quello della temperatura basale. Bisogna misurare la temperatura corporea al mattino prima di alzarsi dal letto, con un normale termometro da usare per via orale, vaginale o rettale.

Misurandola per un mese intero e annotando le temperature scoprirai che prima dell'ovulazione la temperatura subisce un leggero abbassamento (misurabile in decimi di grado) per rialzarsi il giorno successivo. Purtroppo però la temperatura corporea può subire variazioni anche a causa di un mal di testa o un raffreddore.

Calendario ovulazione: test

Per andare invece sul sicuro ci vengono incontro la scienza e la medicina, in quanto esistono dei test (piuttosto simili a quelli di gravidanza e che funzionano allo stesso modo) che segnalano nelle urine la presenza dell’ormone che testimonia l’inizio dell’ovulazione.

Quando questi test segnalano valori molto alti significa che il processo di evoluzione è al suo picco e di conseguenza in quel giorno le probabilità di concepire sono molto elevate. Non possiamo comunque esimerci dal raccomandare sempre visite dal proprio ginecologo, perché il parere di un esperto potrà sempre essere molto utile.