C’è chi per smettere di mangiarsi le unghie inzuppa i polpastrelli nel succo di cipolla (soluzione naturale dal sapore tutt’altro che gradevole che allontanerebbe anche il mangiatore di cuticole più vorace), e chi spalma smalto in gel sulle unghie per abbattere la voglia di masticarle: sia per il senso di colpa che deriverebbe se la manicure appena fatta venisse rovinata, sia per l’olezzo repellente dello smalto. Fermi tutti, cambio di rotta (e di rotture): forse il tic più screditato tra le manie nervose non è poi così dannoso, anzi.

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Secondo quanto emerso dallo studio realizzato da Stephanie Lynch, studentessa al quinto anno dell’Università di Otago infatti, è emerso che i bambini che si mordevano i polpastrelli o mangiavano le unghie risultavano negativi a molte più allergie rispetto a quelli che le lasciavano in pace. idem per gli adulti. Il motivo? Esporsi ai batteri che infestano i polpastrelli (e sono tanti!) stimola e fortifica il sistema immunitario. Dunque quello che le mamme meno apprensive sostengono, cioè non costringere i figli a vite igienizzate e a mangiare merendine al sapore di Amuchina, è ufficialmente confermato dalla Scienza. E anche tutti coloro che sfogano stress e nervosismo stremando dita e cuticole, si sentiranno molto meno in colpa.