Natalia Castellar è una meravigliosa creatura. Ha un viso che racconta tutta la spiazzante bellezza della sua Porto Rico. Ha occhi enormi, labbra indimenticabili e sopracciglia molto molto definite. Ha 17 anni, è bellissima, fa la modella e il suo profilo Instagram ha molto successo (la seguono in quasi 50mila). Dove sta, quindi, il cortocircuito?

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Appena dopo aver firmato il contratto con l’agenzia Next Models, ha nell’ordine, a) realizzato il suo grande sogno, b) si è tolta un sassolino dalla scarpa e un macigno dal cuore. Perché fin da piccola, a causa del suo viso già maturo e, soprattutto, per “colpa” di quelle sopracciglia così ingombranti, la sfottevano. «Era una cosa che mi facevano notare tutto quanti», ha spiegato a W Magazine, «mi prendevano in giro perché erano molto folte e lunghe».

Virgole invadenti che da compromesso si sono trasformate nell'opportunità della vita. Oggi infatti, grazie anche a quel particolare così contemporaneo e cool - c'è chi per averle simili alle sue prova, letteralmente, di tutto - Natalia risponde alla perfezione ai canoni (selezionatissimi) della moda che sta investendo sempre di più in sguardi disordinati alla Gaby Hoffmann e wild ma profondissimi (vedi Emily Ratajkowski). Ma fino a dove può spingersi la crescita esponenziale di un trend? Più precisamente un trend di bellezza? Nello specifico: dove sta il limite? Quanto oltre è concesso spingersi quando si interpreta un beauty-trend per evitarne l’esasperazione. Il rischio? Coglierlo così precisamente da smuovere critiche e malelingue (vedi Natalia).

Dopo l’operaio diventato modello, il bellissimo galeotto diventato una star del web, e il barista sosia di Leo DiCaprio, al copione della moda fatta da gente normale (e quindi molto cool?) si aggiunge l’ennesimo personaggio (sconosciuto ma azzeccatissimo),