Marie Magennis non indossa mai i pantaloni. E non ha mai indossato un paio di leggings. Marie non ha un paio di jeans del cuore perché non riesce a portarli senza provare vergogna. Marie soffre di un disturbo molto ingombrante. Si chiama ipertrofia labiale o ipertrofia delle piccole labbra, una malformazione congenita dei genitali esterni che secondo i dati del National Health Service in USA tra il 2013 e il 2014 ha registrato un aumento del 49%, e nel Regno Unito la richiesta di interventi per migliorarla a oggi è quadruplicata. Molte donne come Marie sembrano essersi stufate dei disagi estetici e dei problemi intimi causati da questa imbarazzante condizione fisica, e come Marie hanno deciso di affidarsi alla chirurgia. Marie è pronta ad affidarsi all’intervento perché è «stufa di questi stupidi pantaloni taglia XXL». Il problema, come riporta il Daily Mail, è un problema molto diffuso che colpisce le piccole labbra, compromesse perché più estese del normale, causate da un difetto genetico e causa della scarsa fluidità delle azioni più pratiche, per non parlare delle ripercussioni psicologiche legate all’intimità.

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«Ho pensato di sottopormi a un lifting vaginale chiamato labioplastica - un rimodellamento delle labbra che consiste nel cambiare forma e/o dimensione - soprattutto dopo che la situazione è notevolmente peggiorata in seguito alla gravidanza. Ma non ce l’ho fatta e ho lasciato perdere. Non ero pronta. L’anno scorso però ho scoperto un nuovo trattamento (ThermiVa) decisamente meno invasivo dell'intervento chirurgico ma ugualmente efficace, e mi sono finalmente decisa». Ma «non è stato facile», spiega a Marie Claire US, «le sedute sono state intense e prolungate, ho lasciato che esperti sconosciuti analizzassero le mie parti intime per ore, è stato molto imbarazzante. Quando i medici sono riusciti ad arrivare alla misura perfetta, non ho potuto fare altro che affidarmi agli impulsi della radio-frequenza, la tecnologia impiegata nel trattamento, e sperare nell’esito positivo delle sedute, per niente dolorose. Tre in tutto, da mezzora ciascuna. Non proprio low cost ma ne è valsa davvero la pena!».

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Marie ha deciso di sottoporsi al trattamento senza consultare il compagno («sapevo già che cosa mi avrebbe risposto: “non c’è bisogno che tu lo faccia, ti amo così come sei”. E poi in cuor mio sapevo che era una cosa che riguardava soltanto me»). Il coraggio di Marie è stato largamente ricompensato, non solo per i miglioramenti estetici immediati, ma soprattutto per la perfetta riabilitazione emotiva e intima. «L’intimità è completamente cambiata, è pazzesca. Per la prima volta ho avuto un orgasmo vaginale, anzi più di uno. Sono così grata al mio nuovo corpo e al mio nuovo guardaroba!». Sessualità ristabilita per sempre?