Sulle dive sexy ci sono tanti pregiudizi. Si pensa che siano senza alcun pudore e senza vergogna, e che si sentano assolutamente sicure del loro corpo, disposte a mostrare tutto senza i problemi che ci facciamo noi. Altrimenti, perché le pornostar si mostrerebbero in pose così acrobatiche davanti a una telecamera e con le luci accecanti mentre noi cerchiamo sempre, nei momenti hot, di non mettere troppa carne in mostra, di velare le lampade e di censurare anche solo un filo di cellulite (l'ultima cosa a cui sta attento un uomo in quei momenti)? E invece non è così. Anche le pornodive e le softcore star hanno le loro paranoie, nonostante siano forse le uniche a non essere mai vittime del body shaming (ci avete fatto caso?). Anche le dive osé si vedono addosso difetti di cui, a sentirle lamentarsi, fanno solo ridere e che hanno scatenato i loro malumori quando sono subentrate le riprese con le telecamere digitali, invece che con la pellicola che ammorbidisce lineamenti e imperfezioni. Scoprire le loro preoccupazioni serve però a capire quanto tutte le donne siano simili in un modo che non potevamo immaginare.

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Linda Lovelace, la protagonista di Gola Profonda.

Partendo dalle vecchie glorie, si sa che Linda Lovelace, la star del controverso Gola Profonda che Amanda Seyfried ha interpretato al cinema, si vergognava delle lentiggini, che invece davano al suo viso il tocco della “ragazza della porta accanto”. Ma lei le copriva col trucco. Fa tenerezza pensare che nei primi piani giganti che campeggiavano sul grande schermo del cinema, con tutto quello che succedeva, a preoccuparla fossero le sue simpatiche macchioline sul viso. Moana Pozzi era invece altissima, perfetta, dalle gambe lunghissime. Così credevamo tutti. Ma del suo viso originale, lei non sopportava quasi nulla. Per cui un giorno, all’apice della sua carriera, sparì dalla circolazione e tornò con gli angoli della mascella smussati, il naso più sottile e gli occhi più felini. Provate a vedere come era prima, nel suo cameo di Borotalco, e penserete "ma era già bella". Non le bastava. Per tenersi in forma frequentava la famosa scuola di danza Ials a Roma e faceva tanto sport, soprattutto immersioni, alpinismo e palestra. Ma intorno ai 31 anni cominciò a lamentarsi con amici e collaboratori perché le sembrava che le cosce le fossero diventate troppo muscolose e tornite, e voleva farle tornare più morbide e femminili. Ovviamente, tutti le consigliavano una visita dall’oculista.

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Ilona Staller, alias Cicciolina.

Le insicurezze di Cicciolina, al secolo Ilona Staller, ce le ha raccontate lei stessa. “Ho sempre rispettato e amato il mio corpo. Davvero. Ma avrei tanto voluto essere un po’ più alta. Almeno 175 cm, invece dei miei 165”, ha confessato. Eppure essere minuta non ha condizionato il suo destino ed è diventata un sogno erotico mondiale (in Giappone è praticamente ancora l'icona di bellezza #1 delle ninfette). Ma non è tutto: da giovanissima, era convinta di avere le braccia troppo spesse. “È vero, avrei voluto delle braccia più sottili. Ma rivedendo oggi le foto di allora ho capito che erano quelle giuste per il corpo che avevo. E non me ne lamento più”. In linea di massima, quando rivediamo le nostre foto di 20 o 30 anni prima ci chiediamo tutte: “Ma come facevo a non capire quanto ero bella?”. E lei non fa eccezione.

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Eva Henger.

Nella vita di Eva Henger la parentesi nel porno è durata poco e ormai la ricordiamo più come conduttrice e attrice brillante, e qualche volta deejay. Ma quando posava senza veli per l’obiettivo del marito Riccardo Schicchi aveva due paranoie che la inducevano a tenere nascoste delle parti del corpo. La prima riguardava un gluteo, dove solo un attento osservatore di accorge di una impercettibile fossettina. È il ricordo di quando da bambina, intorno ai tre anni, si è seduta accidentalmente su un paio di forbici ed è scappata in giro per casa strillando, finché la mamma non l’ha afferrata e le ha estratte dalla ferita. La sua paura è sempre stata quella che la gente prendesse quel segno sul gluteo come un accenno di buccia d’arancia da cellulite. Ma sinceramente, c’è così tanto da guardare su di lei che non se n’è mai accorto nessuno. La sua seconda paranoia era invece un vezzo bellissimo, ma non lo ha capito finché Schicchi e i suoi collaboratori non glielo hanno spiegato. Sopra l’occhio destro ha un neo molto seducente che invece, fino ai 25 anni ha coperto con il fondotinta. Per fortuna non lo ha fatto più.

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Manuela Falorni, alias la Venere Bianca, oggi a 5(beep) anni.

Chi ricorda la simpaticissima Venere Bianca? Al secolo Manuela Falorni, toscana e ironica (è nata a Fucecchio, la città di Indro Montanelli), diventò una star dell’hard core quando non era più una ragazzina, ma non lo sapeva nessuno. Il motivo? Era (un po’ lo è ancora) talmente fissata con la forma fisica e presa dalla sfida di allontanare l’invecchiamento che passava ore in palestra e la sua alimentazione era (lo è ancora!) controllatissima. Pensate che da decenni fa colazione con latte di soia e orzo senza zuccheri e grassi. Ma ne aveva una ancora più tenace, di paranoia, che ci ha raccontato ora: “Mi hanno sempre considerata una donna molto alta, ma in realtà un po’ bluffavo perché non mi separavo mai dalle scarpe con la zeppa altissima”, ricorda ridendo. “Comunque, ora che ho superato i 50 da un pochino, faccio ancora gare di fitness e non sono ingrassata di un grammo da allora”, puntualizza orgogliosa.

Una delle pupille di Riccardo Schicchi era anche la deliziosa soft core star Mercedes Ambrus. Chiunque la guardasse poteva pensare solo "mio Dio che occhi stupendi! Che pelle serica! Che corpo da urlo!". Ma lei non la pensava sempre così. Nonostante fosse giovanissima al tempo del debutto (19 anni), quando doveva posare per un servizio fotografico entrava nel panico molti giorni prima. Si sottoponeva a ore di palestra, a sedute di lampada abbronzante, a massaggi drenanti. E si presentava sul set bella esattamente come era prima di tutti questi trattamenti. Un'altra delle sue fissazioni erano le caviglie. Normalissime caviglie, ma per lei erano grosse. Quindi non portava mai décolletés a stiletto, sceglieva sempre scarpe che rendevano il piede più grande per dare l'illusione ottica che le caviglie fosse sottilissime, in particolare stivaletti con doppio fondo, o zeppe voluminose.

Alisha Griffantipinterest
Luca Stardero
La youtuber sexy Alisha Griffanti, reginetta del fetish online.

Ma proprio come le top model erano le dive degli anni 90, e ora un po’ meno, anche le vere dive del porno ormai si contano sulla punta delle dita e quelle di oggi sono volti anonimi. Le vere star oggi sono forse le youtuber come Alisha Griffanti, che pornostar non è ma è la regina indiscussa del video fetish italiano, manco ha bisogno di fare atti sessuali. Li mette online a pagamento e gli abbonati le permettono di guadagnare abbastanza da non dover fare altri mestieri. “Avevo un sacco di cose che non mi piacevano di me: il seno, il naso e le labbra”, racconta divertita. “E non mi vergogno di dire che ho dato un colpo di spugna a tutto e me li sono fatti rifare dal chirurgo. Diciamo che oltre ad aver eliminato dalla mia vita delle occasioni di disagio ho fatto un buon investimento per il mio lavoro. Ora sono molto più fotogenica, e questo è importante perché i fans mi vedono solo tramite video e foto. Che altro dire? Ah sì: ho il terrore di invecchiare. Ma chi non lo ha? Io però sto attenta a ogni piccolo segno del tempo e cerco di curare molto il mio corpo, lo coccolo, lo tratto benissimo. Prima di andare a dormire mi strucco sempre bene e uso le mie creme e i trattamenti per mantenere bella la pelle. In fondo, non è quello che fate tutte voi?”.