Non solo Marilyn Monroe e le sue gocce di Chanel n 5. Non solo chi è della politica doccia la sera (e bel tempo si spera). Airweave, studio tra medicina e hi-tech, ha trovato la soluzione per dormire meglio e vivere più sani: dormire nudi fa benissimo. Lo studioso Shawn Stevenson per esempio, afferma, sincero «è molto importante lasciare che il nostro corpo si raffreddi naturalmente. Perché? Per ridurre la pressione sanguigna e permettere alla digestione di seguire il suo corso, nella maniera più fluida possibile». Per gli irriducibili dei pigiami, delle sottovesti bon ton e della vita in perenne intimo Agent Provocateur? «Okay, dormite pure vestiti ma no al pigiamone di flanella!» suggerisce Stevenson dopo una ricerca statunitense che vede solo un miserrimo 17% di americanissimi dormire totalmente nudo. Domanda: perché negli ultimi tempi tutto ruota intorno al sonno, dal sesso alla bellezza? Perché il benessere estremo è il sonno profondo, miracolo della natura a rischio estinzione a causa di cellulari sempre-sempre-sempre presenti (almeno usate l’apposita luce blu), di letti rifatti troppe volte e di sveglie rimandate che rovinano l’umore (e quindi la bellezza naturale, il buonumore).

Donnica Moore sull’Huffington Post, invece, più che all’estremizzazione del no-pigiama suggerisce un compromesso per la salute «cotone, cotone e ancora cotone: sia per biancheria intima che per pigiami leggerissimi. Il cotone è traspirante, diminuisce il livello di umidità e quindi aumento dei batteri». Batteri e letto, argomento che ha fatto diventare un beauty- caso il cuscino che ha la funzione di un cuscino clean makeup, ma anche corpi nudi che sfatano cliché come il reggiseno per dormire (sì o no)? Eterni confusi sappiate, però, che per dormire nudi ci vuole molta convinzione “altrimenti” afferma Teresa Fisher, redattrice scientifica di Van Winkler « tutti i benefici del dormire nudi spariscono e a dominare il vostro sonno sarà l’ansia dell’essere totalmente svestiti».

courtesy photo Getty Images/Douglas Kirkland