Mentre una frangia femminista è sempre più impegnata nel creare nuove forme di protesta a tema ciclo (vedi i tampax "manifesto" spediti a Trump), una frangia ben più numerosa di donne si domanda, dalla comparsa del menarca, quanto posticipare il ciclo alla lunga faccia bene.

«Secondo me non c'è niente di più ingiusto del ciclo» e «Quando ho smesso di avere il ciclo ero contenta, era un sollievo» sono solo due delle numerose dichiarazioni che hanno raccolto Mona Chalabi, data editor del Guardian, e la videomaker Mae Ryan per Lettere della vagina, progetto video a episodi ideato con l'obiettivo di rompere i tabù sul sesso femminile.

Volendo approfondire i pro e i contro del fermare il ciclo Mona e Mae lo hanno provato sulla propria pelle, come riporta Internazionale, e per ora sono molto soddisfatte, e sono andate a intervistare chi per motivi professionali, chi per troppo dolore per via, per esempio, dell'endometriosi, chi per problemi economici, chi ha passato anni in carcere, chi viene isolata per motivi di vergogna, sarebbe molto tentata dal provare la stessa esperienza.

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Entrambe hanno optato per una spirale ormonale, sono entusiaste della loro scelta, ma vorrebbero sapere come funziona davvero e se è pericolosa. Ma andiamo per gradi. Quali sono i metodi a disposizione per interrompere il ciclo? Ci sono la spirale sopra citata che facilita la produzione della muscosa cervicale che impedisce allo sperma di arrivare all'ovulo, la pillola anticoncezionale da prendere tutti i giorni senza pause e le iniezioni o gli impianti ormonali.

Chalabi e Ryan hanno incontrato Greta Andersen, ex’atleta olimpica, che ne 1948 provò a fermare il ciclo. Secondo il calendario l'atleta avrebbe avuto il ciclo proprio il giorno della gara olimpica dei 400 metri stile libero. Greta si fece fare un'iniezione che le avrebbe fatto saltare le mestruazioni. In realtà durante la gara perse i sensi, addio gara e addio medaglia.

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Ma, si chiedono Mona e Ryan, da quando Greta ha perso la medaglia d'oro le cose sono cambiate? Alle ultime Olimpiadi la nuotatrice cinese Fu Yabhui ha dichiarato che il ciclo ha influito negativamente sulla sua performance. Perché non ha pensato a questa opportunità? Fermare il ciclo fa male? La maggior parte dei medici ritiene che non esiste un rischio biologico legato a questa pratica, ma non ci sono ancora molti studi basati sul lungo termine.

Negli anni 70 l'uso della spirale Dalkon Shield ha causato l'infertilità, a volte la morte, di alcune donne. Dopo 40 anni l'artista Jen Lewis, in Michigan, ha interrotto il suo ciclo per sei anni con Depo-Provera, iniezioni ormonali contraccettive. Ora soffre di osteoporosi precoce perché non produceva estrogeni. Le spirali sono sicuramente più sicure, ma secondo gli esperti, esiste (ancora) un rischio di perforazione dell'utero. E poi altro fattore da non sottovalutare: ogni corpo reagisce in modo diverso agli ormoni.

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