Motivo di discriminazione, stereotipo, manifesto femminista. Non depilare i peli sotto le ascelle is the new zona bikini al naturale? Lourdes Ciccone forse per scelta (o emulazione? Mamma Madonna aveva già postato un “selfie folto” nel 2014), forse per indolenza, non ne fa mistero e dalla spiaggia di Miami non si nasconde tenendo le braccia serrate, anzi. “Lola” Lourdes Ciccone, musa di Stella McCartney che l’ha scelta come volto del profumo Pop lanciato la scorsa estate, fa discutere ma non per le sue scelte di vita molto low profile, come quelle del fratello Rocco, ma per una ceretta mancata.

Ancora? Ci risiamo? Allora le manifestazioni virali a suon di hashtag #pithairdontcare o #freeyourpit non sono servite a nulla? Dimenticata anche la moda di tingersi i peli delle ascelle con colori fluo? La tendenza hippie (un filo trash?) non decolla, e il tabù del pelo libero è ancora un tabù. La tanto bistrattata ascella (parola bannata in Rai fino agli anni Cinquanta) non trova pace. Eppure. Eppure esattamente come Lourdes la lista delle celeb amiche del movimento no-ceretta è lunga: da Miley Cyrus a Katy Perry passando per Madonna e Julia Roberts, la prima a dichiarare lunga vita al pelo. Perché scandalizzarsi per la non-ceretta di Lourdes? E non, ad esempio, per alcune tra le sue scelte più borderline (sulle dita di entrambe le mani si è tatuata la parola “Mum” e “Dad”, prova d’amore indelebile ma forse un tantino estrema)?

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Ma Lourdes regge bene le critiche, «c’è sempre così tanta gente che mi giudica continuamente. Ormai ci sono abituata», aveva commentato in occasione del lancio del profumo di Stella McCartney la scorso luglio, «per me è importante non lasciare che influenzino la mia vita». Esempio di freschezza onesta, testimonial di un fascino nuovo, concretissimo, Lourdes non ha filtri e lo dimostra con entusiasmo. E a chi la critica per le sue non-scelte di bellezza risponderebbe come ha fatto durante la conferenza stampa della campagna Pop Be true to Yourself: «lotto contro questa tendenza al commento facile, anzi, facilissimo. Tutti si sentono legittimati a dire la loro, dimenticando troppo spesso l’educazione e il buon senso».