Sarà l’impellente necessità di manifestare o il ritorno/revival alle atmosfere e al look anni Settanta, fatto sta che la (non) depilazione delle donne sta subendo l’influenza dell’ennesimo trend. Il ritorno in grande stile della “sella naturale” come la chiama Lena Dunham e di cui si fa vanto appena può, è praticamente ufficiale. Il sospetto è diventato una conferma dopo il bilancio super positivo dei chirurghi della DHI Global, clinica londinese specializzata in trapianti piliferi, che hanno segnalato un sensibile aumento delle richieste delle donne interessate a ripristinare lo stato originare della zona bikini, deserta dopo l’epilazione definitiva. Sarà il women’s power più potente che mai (spinto anche sulle passerelle dell’Autunno Inverno 2017/2018 di New York), saranno le serie tv tipo Girls, (Lena, rieccola!) dove, come ha spiegato su Mic la giornalista Rachel Lubitz, «è tutta una liberazione del pelo pubico», fatto sta che le donne parlano e trattano la loro zona bikini in modo totalmente diverso rispetto a 15 anni fa («in Sex and the City invece era tutta una gara alla ceretta perfetta”, chiosa la Lubitz). Il ritrovato pelo pubico sancisce la nuova femminilità?

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Una cosa è certa: molte donne sono pentite dalla scelta radicale (luce pulsata o laser?) e dell'abuso di cerette bollenti che causano ricrescita zoppicante o disomogenea, e adesso vogliono recuperare il loro aspetto naturale il più in fretta possibile. Il desiderio è così concreto da riuscire a dar vita a un mercato parallelo a quello dei trattamenti estetici di rimozione dei bulbi piliferi. «Inizialmente non abbiamo colto le potenzialità di questo fenomeno», spiega al Daily Mail il CEO della clinica DHI Kostas Giotis, «ma ora, a fronte di un tale volume di richieste, il trapianto di peli pubici è diventato parte fondamentale del nostro business».

Monica è una donna inglese che sempre al Daily Mail ha raccontato la sua esperienza e il perché della sua scelta: «Ho passato anni a coltivare l’aspetto liscio e morbido della mia zona bikini. Agli uomini piaceva. Anni e anni di cerette feroci poi una relazione fissa, un figlio e una visione di me totalmente nuova. Volevo tornare a un aspetto il più possibile naturale ma tuttavia quando ho lasciato via libera ai peli, ho notato una pessima ricrescita. Era a chiazze. Rimanevano aree completamente glabre e l’aspetto nel complesso era tremendo! Dopo essermi affidata a lozioni di ricrescita e pomate tutt’altro che miracolose, ho scelto il trapianto. Mi hanno spiegato che avrebbero preso i capelli della nuca e li avrebbero ri-trapiantati nella zona bikini, senza alcun disagio reale, né cicatrici permanenti. E il risultato è SUPER! - Il numero di capelli richiesti e il tipo di innesti follicolari necessari per un risultato naturale sono contati, quindi vengono estratti dalla zona donatrice che di solito è la parte posteriore della testa.

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Siamo passati dal senza pelo per piacere a pelo per protesta? Una cosa è certa, questa resta una delle questioni in assoluto più democratiche della storia. Almeno quello.