I fianchi non mentono. E neanche i social (a volte). In risposta al foto ritocco più selvaggio che impera nel reame mediatico, una schiera di instagrammer decisamente fuori dal coro marcia - virtualmente - celebrando una caratteristica oggetto - da quando le veneri botticelliane son passate a miglior vita - di body shaming. Le riviste patinate paragonano il nostro corpo a pere, mele, banane e tutto il bancone del fruttivendolo? Noi gliele suoniamo - letteralmente - rivendicando la bellezza del fianco a violino. Meglio conosciuto oltremanica come hip dip.

Cos’è? Un cugino delle beneamate (?) maniglie dell’amore. Una tanto comune quanto peculiare rotondità del corpo concentrata nella zona tra il fianco e l’anca. Nulla di nuovo sotto il sole, quindi? Ebbene sì. Perché gli hip dips noi ce li abbiamo sempre avuti, ma di tanto in tanto è necessario ribadire l’ovvio. Per non essere incasellati come “diversi”, “strani”, “bellezze stra-ordinarie”.

Perciò, a denuncia sociale hashtag risponde (#hipdip, nello specifico). E mentre modelle curvy ci danno lezioni di erotismo e il web lincia i brand che non rispettano le "taglie forti", anche le hip dippers non si nascondono e non li nascondono (i fianchi). Anzi, li mettono in bella vista sui social. Very proudly.

«Sorrido al pensiero che avere gli hips dips sia un trend ormai. Cioè, fino a qualche tempo fa erano bollati come un difetto “in rosa” bello e buono. E adesso Instagram pullula di foto che zoomano dritte dritte sui fianchi», anche Heidi Powell, personal trainer delle celebrities nonché blogger e co-fondatrice dell’app Transform, pare meravigliata di questa ultima viralata beauty. E, interpellata dal team di Byrdie.co.uk, ha detto la sua in fatto di hip dips-mania.

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«Perché alcuni hanno gli hip dips e altri no? Per la stessa ragione per cui alcuni hanno la cellulite e altri no. Alcuni hanno i “cuscinetti” e altri no. Siamo così, semplicemente. Inutile star lì a rimurginare troppo. Piuttosto - visto che non possiamo scegliere il corpo in cui nasciamo - impariamo ad amarlo e valorizzarlo. Ad esempio, avete mai provato ad esaltare le curve con un abitino stampato o stretch?». «Se vi interessa il giudizio altrui: più si è insicuri e più la gente lo noterà, fidatevi».

«In molti mi chiedono se gli hip dips siano “normali”. E sì che lo sono! Dipendono dalla costituzione, il peso non c’entra nulla. Possono essere una caratteristica tanto dei fisici curvy quanto di quelli skinny o muscolosi», continua la Powell su Byrdie. «Vero è che, se non li amiamo particolarmente, possiamo minimizzare questa peculiarità con degli esercizi ad hoc. Via libera ad allenamenti mirati per i quadricipiti, anche e cosce. Il tutto condito da una buona dose di stretching pre e post workout. Occhio a non impuntarvi troppo però: più che i fianchi, provate ad appiattire le vostre insicurezze!».

courtesy photo Getty Images