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Senza nulla togliere al latte detergente, all'olio struccante e al cuscino anti-microbico forse dovremmo dare un'altra chance al vecchio, caro, morbido e confortevole sapone solido. Relegato a ruolo di soprammobile a bordo vasca accanto a paperelle di gomma e sali da bagno o di compagna odorosa nei cassetti dedicati alla lingerie la bar soap torna alla ribalta con tutte le sue benefiche caratteristiche e le sue idratanti bolle bianche. Ora, grazie anche a formulazioni sempre più naturalmente lenitive, diamo al sapone la possibilità di esprimersi ancora e di lasciare di nuovo il segno. Un segno nutriente, profumato e super cocoon. Sicuri che il sapone solido faccia male? Mhhh parliamone.

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Realizzata secondo l'antico metodo di preparazione "au chaudron” e fedele alla tecnica artigianale di profumazione al cuore, deterge con la massima delicatezza: Saponetta Thé Verde, Roger&Gallet (7,90 euro).

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Grazie alle sue esclusive sfere contribuisce a stimolare la circolazione sanguigna, mentre il fango del Mar Morto apporta efficaci sostanze nutrienti e detergenti: Sapone al Fango da Massaggio, Alma K (9,95 euro da Douglas).

«Per risparmiare tempo e denaro, le grandi aziende di sapone hanno iniziato a realizzare prodotti chimicamente più elaborati rispetto al sapone puro. Il risultato sono state saponette che disidratano e irritano la pelle con fragranze sintetiche, contribuendo spesso a creare rossori», spiega la dottoressa Sarah Villafranco, fondatrice del marchio di cosmesi naturale Osmia a thechalkboardmag.com. La buona notizia è che molti brand sono tornati a utilizzare metodi tradizionali.

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Ammorbidisce, nutre la pelle e racchiude il profumo della prima boutique (da qui l'indirizzo/nome della saponetta): 34 Boulevard Saint Germain Soap, Diptyque (28 euro da Saccani).

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Arricchito con olio di palma rispettoso dell'ambiente e certificato, deterge la pelle dolcemente senza seccarla: Sapone Bonne Mère Lavanda, L'Occitane (5,50 euro).

«Lo realizziamo alla vecchia maniera, a mano, lentamente, lo tagliamo in barre e ce ne prendiamo cura per settimane. Usiamo oli vegetali organici e nutrienti per la pelle come l'olio di avocado, il burro di karitè, il latte di cocco e il fango del Mar Morto e il procedimento a freddo che mantiene le proprietà benefiche del sapone. Una barra di sapone ha solo molecole di sapone, che aiutano a rimuovere lo sporco e le impurità dalla pelle, e molecole di glicerina, che permettono alla pelle di rimanere idratata tutto il giorno. Aggiungiamo poi oli essenziali per il profumo e alcune argille e fanghi lenitivi», prosegue Villafranco.

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Ricco di olio di argan proveniente dalla cooperativa di Agadir,ha un cuore cremoso al profumo di assoluta di rosa di Damasco ed essenza di geranio egiziano: Ro's Argan, Lush (100 gr 10,95 euro).

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Artigianale, 100% naturale, contiene le vitamine A, B e C, purifica e idrata: Pore Intensive Nourishing Soap Sapone Viso Purificante e Nutriente, Caolion (13,90 euro da Sephora).

«Per eseguire una detersione a regola d'arte non c'è nulla di meglio che una formula di sapone al latte naturale realizzata alla vecchia maniera. Bisogna fare attenzione che non aggredisca la pelle, ma la deterga in modo delicato, ma efficace, soprattutto se sta rimuovendo del mascara waterproof. Io ho aggiunto dell'albume al nostro sapone per la sua capacità di restringere i pori, come insegna la beauty routine svedese, e della lanolina per conferirgli una soffice cremosità», conclude Kirsten Carriol, fondatrice di Lano.

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