Essere belli è una condanna. Soprattutto quando non lo sei, verrebbe da aggiungere da comuni mortali esteticamente nella media. Chi è bello ha la vita più facile ovunque, da sempre: i belli hanno più successo, ottengono più facilmente quello che vogliono, sono ammirati da tutti. Eppure ALT forse non è affatto vero come ha raccontato ad Alexa Tsoulis-Reay di TheCut una bellezza autentica, oggi cinquantenne, ricordando una vita da donna stupenda, ex modella e N altri successi ottenuti (anche) grazie alla bellezza. “Intorno ai 13-14 anni le persone hanno iniziato a dirmi che ero bella” ha raccontato, ammettendo senza problemi quello che le persone normali sostengono da sempre: “Il mio aspetto mi ha sempre aperto le porte. Ho lavorato nelle pubbliche relazioni, in tv come producer, autrice, conduttrice di talk show, ho fatto l’attrice, la pubblicità, il teatro. Non ho mai fatto un colloquio per un lavoro che non abbia ottenuto”. Ripetiamo: la vita per i belli è più facile? Per il successo sul lavoro, forse è un pochino più semplice. Ma nei rapporti umani? Non proprio.

Essere una bella donna significa avere nemici proprio nello stesso genere sessuale. Che sia vero il vecchio adagio che le donne sono le peggiori nemiche di loro stesse - e tra di loro - che non sappiano fare squadra, che siano sempre pronte a puntare il dito contro le stesse sorelle? “Le donne mi hanno fatto piangere per tutta la vita, non mi credono mai. Non vogliono che stia vicino ai loro mariti”. Come quando si liquida la sofferenza di una persona ricca come minore rispetto a quella di un povero “perché tanto ha i soldi”: una concezione durissima da eliminare. I soldi, il successo, la bellezza sono concepiti come dei balsami sulle negatività della vita, quando invece possono essere la causa scatenante. Solo che nell’egocentrismo non si calcola questa possibilità, anzi: chi è bello va ammirato sì, ma anche combattuto. Una sorta di necessità di riaffermazione di chi bello non è. “Al primo lavoro dopo l’università, le mie colleghe donne hanno cospirato contro di me. Ti odiano per come sei esteticamente”. E non va meglio con le relazioni sentimentali personali: per una donna bella è difficile trovare una relazione che resista in modo sincero. Ci sarà comunque qualcuno che tenderà a porre le cose sotto un’altra luce.

“Una volta ero fidanzata con un uomo che mise fine alla storia dopo che sua cognata mise in giro delle voci su di me con la sua famiglia: minacciarono di togliergli l’eredità se fosse rimasto con me, quindi mi lasciò. Mi spezzò il cuore” ha raccontato la donna, che ha preferito rimanere sempre anonima. Non è andata molto meglio con altri uomini: nonostante parecchie amicizie maschili, spesso erano i fidanzati a chiedere di interrompere queste relazioni, nella convinzione che gli amici volessero solo portarsela a letto. Nonostante tutto, le storie ci sono state: “avrei dovuto prendere quelli buoni più seriamente”. Poi un marito è arrivato. Qualcosa nel corso degli anni è cambiato: la bellezza, innanzitutto. L’aspetto fisico ha sicuramente contato tanto in alcuni campi della vita, ma in altri è stato solo un intralcio, una difficoltà. “Sono invecchiata, quando non mi trucco e ho un po’ di chili in più, sembro una persona normale. E questa è la parte più triste: non importa quanto tu sia bella da giovane, quando invecchi diventi invisibile”. Quindi una ex bella può comunque maledire la sua carta vincente quando questa scompare? Sì, per unico motivo: “Nessuno ti guarda. L’ironia è che adesso che sono adulta sono una persona migliore, ma al mondo non importa. Ho perso il mio unico valore”.