La malva è il fiore per tutte le stagioni. Il fiore di malva fresco ti fa pensare subito all’estate, alle passeggiate in campagna sui sentieri costeggiati dalle sue infiorescenze viola, invitanti per gli insetti. La malva secca evoca subito le fredde nottate invernali in cui ti serve un conforto caldo per i polmoni, come un bel tè bollente che scalda anche le mani. E non è un conforto solo per l’anima. La malva selvatica proprietà ne ha molte, e fra queste vanta la caratteristica di essere un emolliente molto potente, che può accelerare la guarigione dai problemi stagionali dei bronchi. Non per niente gli antichi la chiamavano pianta “omniamorbia”, che cura tutti i mali. Pare che gli antichi romani bevessero una tazza di tisana di malva prima dei baccanali, per darsi forza, e che Plinio il vecchio consigliasse di assumerne un po' ogni giorno. Ma la Malva Sylvestris si trova anche in Africa, in America, dove i nativi la riducevano in poltiglia e ci facevano impacchi per alleviare il gonfiore delle punture d’insetto.

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Come si riconosce la malva selvatica? Ha una radice molto carnosa, il fusto legnoso e peloso e le foglie larghe con molti lobi. I fiori sono in grappolo, hanno cinque petali violacei con doppio lobo e sono striati. Ovviamente, nei paesi mediterranei, dove abbonda e si riconosce facilmente, è sottovalutata. A volte è anche giusto così: utilizzare i fiori o le foglie di piante curative vicine al passaggio delle auto non è il massimo del salutare, il discorso è un po’ diverso se la cogliamo in un prato aperto e incontaminato. Meglio però affidarsi, almeno per quella conservata, alle produzioni erboristiche, ottenute con piante cresciute in zone biologicamente protette.

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Quali sono le proprietà della malva selvatica? Tanto per cominciare, la Malva sylvestris è nota come efficace antidolorifico, in particolare applicandola come impiastro nel punto in cui si è verificato il trauma (che ovviamente deve essere di entità leggera, mai sostituirsi al medico). Se si tratta di una feritina (anche questa non gravissima), le sostanze chimiche delle foglie aiuteranno anche a velocizzare la guarigione. C’è chi ricorre alla maschera di foglie di malva per alleviare la cefalea topica (provare non costa nulla), mentre i massaggi con olio essenziale aiutano contro i dolori articolari. Sulle ferite agisce anche come antibatterico, una proprietà di cui possiamo però beneficiare anche quando la consumiamo come alimento o tisana. Inoltre, quello che facevano i nativi americani è vero: una pappetta di malva sulla puntura di un insetto aiuta MOLTISSIMO.

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Cosa altro potrà mai fare di miracoloso, la malva? Non basta quello che abbiamo già detto: è anche un antiage, sia bevuto che in gel cosmetico come crema da notte. Inoltre è un digestivo dagli effetti interessanti, dato che riesce ad aiutare anche i casi più disperati di stipsi. Ultima, ma non meno importante, la malva può favorire il sonno. Se l'insonnia ci tormenta e abbiamo provati tutto, forse la vittoria la può ottenere una bella tisana di malva poco prima di andare a letto. La malva controindicazioni ne ha? Poco o niente. Qualcuno ha riscontrato delle interazioni con i farmaci digestivi e per l'insufficienza respiratoria. Come al solito, basta parlare col medico per decidere con lui cosa fare.