La vera bellezza è quella costruita con filtri e artifici o quella acqua e sapone che non ha bisogno di manutenzione? Si può essere belle senza trucco? Perché è così importante essere al top a costo di snaturarsi con sforzi e/o inganni? Le domande sull'ontologia dell'estetica hanno radici lontanissime, ma ora che sempre più i canoni di bellezza si stanno uniformando e cambiare, trasformarsi e "migliorarsi" è possibile grazie a belletti, microblading, chirurgia e Photoshop queste domande stanno diventando sempre più urgenti & complesse.

Negli ultimi mesi in Corea del Sud dove le donne sono da sempre imprigionate in canoni estetici molto rigidi, irrealistici e discriminatori imposti dalla società in molte si stanno ribellando mostrandosi con orgoglio al naturale. Lina Bae, youtuber 21enne sudcoreana nota per i suoi tutorial di make up virali, ha persino ricevuto minacce di morte per avere affermato di volere "essere libera...anche di essere brutta". Il movimento delle sudcoreane che vogliono spogliarsi dei "corsetti di bellezza", primi tra tutti essere magre, avere la "tintarella di luna", occhi giganti e un ovale del viso da Barbie si sta trasformando in una rivoluzione che potrebbe costare caro al loro Paese dal momento che nel 2017 l'industria della bellezza della Corea del Sud, la cosiddetta industria K-Beauty, come riporta l'Independent.co.uk, ha avuto un fatturato di oltre 10 miliardi di sterline.

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"Basta con la schiavitù della bellezza uniforme. Mostriamoci per quello che siamo veramente, non c’è nulla di cui vergognarsi", afferma in un video visualizzato da cinque milioni di persone mentre si toglie le ciglia finte e il rossetto color ciliegia la youtuber Lina Bae che alla BBC ha spiegato come in Corea del Sud le donne sono obbligate a indossare una sorta di camicia di forza estetica. "Penso che molte donne coreane indossino un corsetto di apparenza. Hanno molta paura di mostrare agli altri il proprio viso. Si sentono brutte e si vergognano. Anch'io ero così". Poi si è mostrata per quello che è esattamente come ha fatto la presentatrice della MBC sua compatriota Hyun-ju Yim che ha deciso di appendere al chiodo lenti a contatto e ciglia finte e di andare in onda con gli occhiali. "Optare per gli occhiali mi ha portato a fare un sacco di cambiamenti. Non porto più vestiti scomodi, ma solo t-shirt e pantaloni che mi piacciono. Sono diventata più libera. Gli occhiali sono stati le mie ali della libertà", spiega la presentatrice alla BBC.

Qualche giorno fa la giornalista Sable Yong ha scritto su Allure.com un articolo dal titolo The Myth of High-Maintenance Beauty dove divide le donne in due categorie, quelle dalla bellezza a bassa manutenzione e quella dalla bellezza ad alta manutenzione, e si chiede quale sia il partito da seguire. Il maschiaccio che sta ben alla larga da qualsiasi ornamento femminile o una qualsiasi Principessa più bella del reame Disney? La ragazza acqua e sapone che magari è solo "simpatica" o è "un tipo" o una bellezza costruita sulla falsariga delle Kardashian? Bassa o alta manutenzione? Yong si dà una risposta: "le donne non sono degli elettrodomestici".