Qual è l’età giusta per avere figli? Da qualche parte nel mondo c’è sempre una madre di due o tre bambini che sentendo una ragazza dire “non è il momento giusto, per me, per avere un figlio” le risponde “non c'è mai il momento giusto per avere un figlio”. Quando sei avanti con gli anni, che è la tendenza generale più diffusa nei paesi che danno poco sostegno alle madri lavoratrici, ti ritrovi poi 50enne a gestire un bambino di dieci anni scatenato. Vale anche per il neopapà 60enne, che si nega così il piacere di fare in futuro una partitella di calcetto col figlio. Troppo faticoso. Per qualcuno in Italia, con i parametri viziati dall’età media che si alza, l’idea di “madre giovane” è arriva quasi fino ai 35 anni, e forse alla fine abbiamo ragione noi (e anche parecchie star). Ma la percentuale di ragazze che finiscono per avere un figlio troppo giovani, da teenager, è rimasta molto alta in tutti i paesi industrializzati (in quelli in via di sviluppo è uno dei segnali riconosciuti di quanto ci sia da cambiare). Pare essere uno dei fattori sociali che non scende parallelamente a molti altri, che fanno da sintomo di disagio sociale e che sono in calo. La causa viene attribuita generalmente alla precocità sessuale che ha sostituito il degrado familiare diffuso di un tempo. Secondo un’inchiesta illuminante appena pubblicata da The Atlantic, l’età delle madri teenager influirà sulla vita del figlio per sempre.

Secondo The Atlantic, che riprende a sua volta uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One, la probabilità che un bambino nato da madre adolescente ottenga scarse performance scolastiche, e abbia meno possibilità di riuscita nella vita, è preoccupante. La ricerca ha rilevato infatti che un bambino nato da una madre sotto i 20 anni ha il 39% in più di probabilità di fallire il test prescolastico che si effettua negli Usa, con cui si decide se un bambino è pronto per essere iscritto all’asilo, rispetto a un coetaneo la cui mamma e nonna hanno partorito da adulte. Secondo lo studio, le probabilità che una ragazza partorisca prima dell’età adulta aumenta molto se la sua stessa madre ha avuto lei da adolescente. Ma se questo non si verifica, i problemi del bambino possono presentarsi anche se il parto precoce ha saltato una generazione e risale addirittura alla nonna, con un rischio di fallimento del test che in questo caso si attesta intorno al 34%. Ma perché questo accade? Si tratta di un problema genetico, o c’è dell’altro?

Nonostante la gravidanza precoce comporti molti più rischi di parti prematuri, e di possibili conseguenze sullo sviluppo del nascituro, non si tratta di un problema genetico. Elizabeth Wall-Wieler, una ricercatrice della Stanford University che ha partecipato allo studio, spiega che una ragazza che rimane incinta a 12, 13 o 14 anni (come successe ad Aretha Franklin, a cui per fortuna andò bene, ma è un'eccezione) non potrà portare avanti gli studi, o nel migliore dei casi lo farà con profitto scarso. L’abbassamento della scolarizzazione in questa categoria di giovani donne ha come conseguenza diretta il loro impoverimento, a causa dalle poche competenze che offrono sul mercato del lavoro. Wall-Wieler parla quindi di “persistenza della povertà” che si tramanda nella generazione successiva. “Ciò che questa ricerca dimostra è l’importanza del sostegno che bisogna dare alle giovani madri quando hanno bambini nell'adolescenza ", ha dichiarato la ricercatrice a The Atlantic. “Questo sostegno non solo migliora le loro vite, ma migliora anche la vita dei loro figli e la vita dei loro nipoti”. Quindi, fare figli troppo tardi no. Farli troppo presto nemmeno. Qual è allora il fatidico “momento giusto” per fare un figlio? La scienza e la sociologia lo hanno identificato nei 34 anni. Biologicamente, a parte rare eccezioni, è l’età in cui le donne sono ancora fertili e già mature sessualmente. Ma è anche l’età in cui si ha avuto tempo, in genere, di organizzare la vita lavorativa ed economica in modo da poter affrontare una vita con prole, adorata, a carico.