Non importa quanto l’inverno sia lungo e noioso, il sole prima o poi ARRIVA. E con il sole arriva l’abbronzatura. Una volta stabilita questa santa verità, bisogna dire che riguardo alla tintarella ci sono molte scuole di pensiero diverse, che dipendono dallo stile di vita e che coinvolgono sempre i cibi che fanno abbronzare. Le solite carote? Sì, no, mah. Si dice che ottenere qualche effetto benefico dalle carote bisogna mangiarne una tale quantità da entrare in modalità Roger Rabbit. Ne abbiamo davvero voglia? Rimane il fatto che c’è chi trascorrerà molti giorni al mare, e punterà al colore intenso, chi il colore intenso lo vorrebbe pure, ma ha pochi giorni a disposizione e chi si accontenta di tutto quello che riesce a ottenere anche da qualche weekend di mare. Tutti con la stessa intenzione: abbronzarsi rapidamente, con un colore invidiabile e possibilmente senza ridurre il volto a un disastro di disidratazione. Per cui servono certezze. Stabiliamo una volta per tutte cosa mangiare per abbronzarsi velocemente senza nausearsi, e così sia.

Molto prima di coniare il termine superfood, il cibo che ci può aiutare ad abbronzare l’abbiamo sempre cercato dagli anni 70. Però, come già detto, ci siamo sempre limitati alle carote. A un certo punto sono spuntate le albicocche in base al principio che se sono arancioni funzionano, e tutto il resto (ed è anche vero, ma non ci accontentiamo). E poi i meloni, che sono anche ricchi di vitamina A. In realtà c’è molto altro a disposizione. Ad esempio: chi prende mai in considerazione pomodori, peperoni e patate dolci? Anche questi alimenti vegetali contengono carotene, il famoso e potente antiossidante che conosciamo bene. Anche senza sole, quando mangiamo più porzioni di questi vegetali freschi, la naturale tonalità della pelle diventa lievemente più ambrata. E su questo, mettiamo la spunta. Ma chi avrebbe mai pensato, invece, agli spinaci, alla cicoria e ai cavoli? Anche queste verdure scure contengono grandi quantità di beta-carotene e sono in grado di di influenzare la pigmentazione della pelle. Integrare fra loro tutti questi alimenti ci permetterà di ottenere lo stesso effetto delle carote, ma senza il rischio di odiarle a fine estate.

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Però bisogna fare attenzione: un altro particolare di cui non sono a conoscenza tutti, è che il carotene può avere delle controindicazioni. L’ingestione eccessiva di alimenti con carotene può causare una malattia della pelle chiamata carotenemia e che provoca una brutta colorazione gialla della pelle che fa sembrare itterici. No grazie. In molti infatti vanno in cerca di cibi ricchi di melanina, ma la melanina non è nei cibi, la melanina è il pigmento che colora la nostra pelle quando si abbronza, e neanche esistono cibi in grado di stimolarne la produzione nel vero senso della parola, ma cibi che apportando le giuste vitamine e gli Omega, mantengono la pelle morbida e idratata, favorendo il processo naturale di abbronzatura. Come regolarsi? Mangiare quantità generose di queste vegetali, ma senza mai sforzarsi perché il nostro organismo sa quando dire basta (sì, persino con la Nutella e simili). Invece di eccedere in carotene, preoccupiamoci quindi di nutrire e proteggere la pelle dall’esterno, ma soprattutto dall’interno. Tenendo conto che il migliore amico per la pelle, quando si sta al sole, è l’olio d'oliva. L’olio d'oliva non contiene carotenoidi, ma moltissimi antiossidanti e omega-3 che daranno alla vostra pelle un effetto idratante per un aspetto più sano, ed è quindi il condimento che dovremo usare per tutta l'estate, accantonando per un periodo il burro. Non sarà difficile.