Se filtriamo l'acqua da bere per evitare di assumere sostanze chimiche potenzialmente dannose, perché non considerare (anche) un filtro doccia che preservi la salute della nostra pelle e il benessere della nostra chioma? "Molte persone notano che i loro capelli sono più secchi quando si lavano con acqua dura", spiega a The Strategist del New York Magazine Anabel Kingsley, tricologa presso la Philip Kingsley Clinic. Se l'acqua dura contiene minerali come calcio e magnesio che possono disidratare i capelli e la pelle appositi filtri per l'acqua possono eliminare/trattenere/minimizzare questi elementi per contrastare problemi come la pelle secca o la forfora. Luke George, fondatore del sito mrwatergeek.com, racconta che chi decide di usare dei filtri doccia afferma che "la pelle è più morbida, i capelli più luminosi e la colorazione dura di più". L'articolo prosegue con il consiglio di Olga Naidenko, consulente scientifico senior presso l'Environmental Working Group (EWG): "Chiedete un controllo o le analisi dell'acqua per vedere quali sostanze sono state rilevate e quindi acquistate filtri certificati per rimuovere o ridurre solo quelle sostanze contaminanti".

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"Spesso si pone l’attenzione solo su creme, maschere, make up di qualità tralasciando l’elemento fondamentale per una corretta beauty routine: l’acqua. Più ci si lava e più la pelle si secca", spiega la dermatologa Mariuccia Bucci. "Lavarsi il viso è un gesto quotidiano che compiamo migliaia di volte nel corso della nostra vita. La sola acqua dura, che contiene elevate concentrazioni di calcio, magnesio e altri minerali pesanti può causare veri e propri danni alla pelle, non riuscendo a purificarla e detergerla a fondo. L’acqua dura sulla pelle di viso e corpo può provocare irritazione, infiammazione e alterazione della barriera epidermica, fattori che possono determinare dermopatie di varia natura, aumentare il rischio di aggressioni esterne, allergie da contatto e infezioni".

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"Dati recenti hanno evidenziato come a parità di “qualità” dell’acqua, l’uso del corretto detergente influenza il potenziale sviluppo di problematiche correlate alla salute della barriera cutanea. Importante è, quindi, scegliere il detergente adatto al proprio tipo di pelle. No ai lavaggi frequenti che mettono ko la nostra pelle. È sufficiente detergere il viso due volte al giorno: la mattina per combattere l’eccesso di sebo prodotto durante la notte e per rimuovere i residui dei trattamenti della sera precedente; e prima di andare a dormire per eliminare agenti esterni, come smog, polveri sottili e trucco accumulatisi. È preferibile optare per acqua filtrata o, ancora meglio, l'acqua micellare, perché deterge e strucca delicatamente ed efficacemente la pelle rimuovendo le impurità. Anche il corpo ha le stesse problematiche del viso. Non c'è bisogno di lavarsi troppo spesso. L’"ammollo" in vasca disidrata di più la pelle rispetto a una doccia veloce. Meglio utilizzare detergenti oleosi o syndet (Synthetic Detergents ovvero sapone-non-sapone, detergente che ha un pH acido o neutro che serve a mantenere e ripristinare le condizioni di normale equilibrio della pelle, ndr)", prosegue Bucci.

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Minerali e/o cloro. "I batteri che vivono nell'intestino, spesso indicato come microbioma, sulla pelle, nel naso e in altre parti dell'organismo svolgono un ruolo importante nel mantenimento dell'omeostasi (la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità delle proprietà chimico-fisiche interne, ndr)", spiega Steven Macari in un articolo apparso qualche giorno fa su harpersbazaar.com. "Ciò significa che aiutano a rendere ottimale le funzionalità digestiva, ormonale e del sistema immunitario. Quando ci esponiamo al cloro (l’acqua di rubinetto viene trattata con questo elemento chimico per sterminare gli agenti patogeni, ndr) interrompiamo questo ambiente batterico e questo può manifestarsi con varie di condizioni esterne e interne. Per evitare tutto questo basterebbe usare un filtro decloratore".