Area del viso dove la pelle è più sottile ed esposta a stress - le palpebre si apron e si chiudono circa 10mila volte al giorno - la zona del contorno occhi è anche più vulnerabile agli sbalzi di temperatura, all’aggressione del sole, del freddo e del vento e quindi alla formazione di rughe e linee di espressione. "In questa zona la pelle misura appena 0,04 mm di spessore, è povera di ghiandole sebacee e lo strato idrolipidico è quasi inesistente, per cui si disidrata molto facilmente", spiega la dermatologa Mariuccia Bucci. "Ha bisogno di essere trattata con prodotti che abbiano un pH simile a quello lacrimale, che si aggira intorno ai 6 o 7, così da essere ben tollerati senza irritare gli occhi".

"La cute perioculare è il nostro biglietto da visita", aggiunge il dottore Paolo Del Gallo, oculista e medico estetico di MioDottore che aderisce al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma. "Occhiaie, borse e gonfiori conferiscono un'aria stanca. Con il passare degli anni poi l'area del contorno occhi diventa sempre più sottile a causa della perdita progressiva del collagene. La situazione potrebbe infine peggiorare in caso di un'alta e non corretta/protetta esposizione a sole, inquinamento e fumo, di un’alimentazione scorretta, di allergie che portano a sfregare gli occhi o di blefariti spesso legate a dermatiti o all’uso cronico di farmaci.

Cosa possiamo fare quindi per idratare, proteggere e lenire questa zona ultra delicata del viso? Sicuramente usare prodotti testati e approvati da organi riconosciuti e autorevoli. Del Gallo spiega che questi prodotti devono contenere principi farmacologici non aggressivi, con una concentrazione studiata ad hoc. Da un lato devono avere una delicata attività esfoliante sulla cute così da favorire il fisiologico ricambio cellulare, asportando le cellule più superficiali ormai completamente alterate e disidratate; dall’altro devono contenere antiossidanti, vitamine e sostanze normalmente presenti nella nostra cute e con attività altamente nutriente e rimpolpante. "Bisogna affidarsi a medici specialisti come oculisti e dermatologi per uno studio complessivo sia delle caratteristiche della cute perioculare sia delle eventuali problematiche dermatologiche e oftalmologiche. Soprattutto, mai affidarsi al fai da te e all’acquisto di prodotti di dubbia e incerta provenienza".

La regola vale per patch, creme e sieri, che devono appunto essere oftalmicamente testati - quindi privi di carica batteriologica e agenti irritanti - ma anche per prodotti make up come eye primer, matite occhi, eyeliner, mascara, ombretti e prodotti struccanti appositamente formulati per la zona del contorno occhi. Ecco spiegato il motivo per il quale le aziende beauty consigliano di buttare i cosmetici dopo la loro data di scadenza e in genere dopo 6/12 mesi dall’apertura. In questo caso basterà controllare il PAO - period after opening.

Qual è la tecnica giusta per applicare prodotti dedicati alla zona perioculare? Secondo gli esperti di Abiby, il servizio italiano di box subcriptions più famoso nel mondo del beauty, il primo step è detergere la pelle con cleanser ad hoc, il secondo procedere con l’applicazione del siero o della crema picchiettando poco prodotto con il dito anulare, ovvero quello che esercita minore pressione, in modo tale che sia assorbito dalla pelle ma che vada anche a stimolare la microcircolazione. Nella parte inferiore dell’occhio, è consigliabile applicare il prodotto lungo la linea dello zigomo con un movimento che vada dall’esterno verso l’interno, mentre nella parte superiore disporlo sulla palpebra fissa appena sotto al sopracciglio, con un movimento che parta dall’angolo interno dell’occhio verso l’esterno. NB1: non distribuire mai il siero sulla palpebra mobile per evitare irritazioni come la dermatite palpebrale. NB2: l'esfoliazione? Sì ma solo usando eye scrub sicuri e seguendo le indicazioni date dall'azienda e mai più di una volta a settimana.