Bea Bongiasca è una designer di gioielli che ha sempre considerato il suo lavoro una forma d’arte. Dopo essersi laureata con lode in Jewellery Design nel 2013 alla Central Saint Martins di Londra, ha aperto uno studio a Milano e fondato il proprio marchio. La sue collezioni sono realizzate a mano in Italia, i suoi gioielli sono mondi di fantasia in miniatura che raccontano il fascino per l'Asia e le esperienze che ha vissuto visitando quei luoghi lontani. Il tutto mixato a una profonda passione per la cultura pop e per lo stile occidentale.

Qual è il tuo momento di bellezza?
Il mio momento di bellezza inizia nel mio ufficio, quando lavoro a una nuova collezione. Ho cominciato a disegnare gioielli con il sogno di poter creare oggetti speciali che fossero unici per chi scegliesse d’indossarli. Sono pezzi che hanno un’anima democratica, non nascono per valorizzare un corpo specifico, non sono soggetti a taglie né a età: semplicemente con il loro design e il loro colore sono capaci di trasmettere emozioni a chi li indossa e a chi li guarda. Ed è dall’emozione che, secondo me, nasce la forma più pura di bellezza.

Un avvenimento che ti ha reso più “bella”?
Non saprei individuare un momento particolare perché la bellezza è anche e soprattutto uno stato mentale, che ci accompagna ogni giorno. Come tutte, però, riconosco in alcuni gesti il potere di farci sentire meglio e più “belle”: sono affascinata da quanto il makeup, anche il più semplice, possa cambiare e valorizzare il viso, nascondendo la stanchezza ed enfatizzando le particolarità di ognuno. Mi trucco molto raramente, perciò mi diverte vedere l’effetto che un trucco riesca a fare su me stessa e sui miei amici quando, per una volta, decido di mettere un po’ di eyeliner e di rossetto.

Cosa condividerai per #sharingbeauty?
Ho pensato di raccogliere alcune foto che ho scattato nei miei ultimi viaggi, all’estero e in Italia: ritraggono persone, luoghi e oggetti che mi hanno colpito per la loro bellezza ispirando in qualche modo le mie creazioni. Un mix di natura, artefatti umani, paesaggi, fiori e cibo: credo che tra le tantissime immagini che intercettiamo ogni giorno, alcune riescano più di altre a sintetizzare un pensiero che abbiamo vissuto in un determinato momento della vita. Per me quelle immagini sono leve di creatività.

Cosa ti piacerebbe che gli altri condividessero?
Vorrei che le persone condividessero un aspetto della propria unicità e del proprio bagaglio personale, sia esso intimo o professionale. Poter accedere a scorci di vita ed esperienze altrui è sempre stimolante e arricchente per la crescita personale di ciascuno. Mi piacerebbe che altre persone potessero condividere il proprio punto di vista, le proprie storie, la propria cultura, facendo così emergere le affinità e i contrasti che in fondo ci accomunano tutti.