Ballerina, attrice e performer Lidia Carew da cinque mesi è mamma di Cesare. È la fondatrice dell’associazione no profit Lidia Dice attraverso la quale crea progetti per combattere gli stereotipi di ogni tipo. Sta attualmente lavorando a tre progetti dell’associazione: #MyClass, Figli ≠ Genitori e #ISeeYou. Se volete saperne di più seguitela su Instagram, dal 5 maggio inizierà un ciclo di live in cui si confronterà con amici, professionisti e specialisti sui tempi di diversità, inclusione, consapevolezza e leadership femminile.

Qual è il tuo momento di bellezza?
È quello spazio che mi ritaglio tra i pensieri per creare, sognare e immaginare cose belle da progettare, mettere in atto e condividere. Succede tutti i giorni, nella mia testa e mi fa sentire bella, mi dà soddisfazioni e più di tutto mi rende felice.

Un avvenimento che ti ha reso più “bella”?
La nascita di mio figlio Cesare. Ha cinque mesi e mi sta insegnando meglio il concetto di priorità, di realtà e di superfluo. Mi ha anche messo di fronte alla persona egoista che sono sempre stata e mi ha fatto capire che non c’è niente di male nel pensare al proprio benessere ma che lo si può fare meglio occupandosi anche del bene altrui. Un boomerang di azioni ed energie positive che rendono tutto molto sano e completo.

Cosa condividerai per #sharingbeauty?
Condividerò questa foto e la mia idea di bellezza, che è la consapevolezza di me stessa e del mio percorso. Di ciò che mi ha ferito, mi ha fatta vergognare, degli errori commessi e il coraggio trovato per guardarmi allo specchio e accettare chi sono per poi gridarlo al mondo, a volte anche in silenzio ma con convinzione e sicurezza. Una donna sicura è bella, una donna consapevole delle sue insicurezze è utile a se stessa e agli altri.

Cosa ti piacerebbe che gli altri condividessero?
Mi piacerebbe che gli altri condividessero sincerità. Perché lo trovo un esercizio difficile, ma utile, soprattutto se ripetuto nel tempo.