Medita, insegna attività acquatiche, kundalini yoga, pratica la numerologia tantrica, si prende cura della natura e ovviamente nuota, tanto, tantissimo, dall'età di due anni. Argentina 26enne Daira Eluney Marin è una nuotatrice in acque libere che gareggia nel circuito mondiale di Ultra Marathon. Ha un debole per il mare sardo, in primis quello di Lu Impostu a San Teodoro e dell'isola Ruja - ma anche per i laghi della Cordigliera Patagonica. A 12 anni si cimenta per la prima volta con il nuoto e due anni più tardi esordisce nell'open water. All'età di 16 anni nuota per la prima volta nove ore consecutive, stabilendo il record di nuoto continuo, mentre a 17 anni conclude la sua prima ultramaratona di 30 km. Nel 2019 conquista il quarto posto nella FINA Ultra Marathon Swim Series. Ad aprile 2021 è stata la prima donna a nuotare i 70 chilometri della traversata Itatí-Corrientes, un viaggio nato per sensibilizzare in merito ai temi della tutela dell'acqua e della natura a supporto dell'iniziativa Más aguas menos botellas. Daira, che si considera un’attivista per l'ambiente, è impegnata nella promozione di stili di vita sostenibili per la salute del pianeta al fine di preservarlo per le generazioni future. Il 12 e 13 giugno ha partecipato a Swimtheisland Sardegna - San Teodoro, prima tappa del circuito di nuoto in acque libere tra i più partecipati in Europa partita dalla spiaggia di Lu Impostu, dove ha conquistato il secondo posto nella Combined Swim (Short 1800 m + Long 5700 m). Sarà presente il 26 e 27 giugno all'evento Swimtheisland Sirmione - Lago di Garda, il 4 e 5 settembre a Swimtheisland Isola d'Elba -Portoferraio e il 2 e 3 ottobre Swimtheisland Golfo dell'Isola.

Come sei diventata nuotatrice in acque libere?
Da quando sono nata amo l'acqua, lo sport, l'attività fisica, le sfide. Quando nuoto mi sento libera, mi sento parte integrante della natura. Il nuoto mi permette di essere la migliore versione di me stessa.

Chi è il tuo modello in vasca e/o in mare?
Sinceramente non ho modelli. Vivo la competizione stessa come un percorso di integrazione per conoscere le mie potenzialità ed espandere i miei limiti.

Un atleta deve sempre... Un atleta non deve mai...
Un atleta deve essere sempre consapevole delle proprie potenzialità e rispettare la natura, non dovrebbe invece mai perdere la propria passione.

Qual è il posto più bello in cui hai nuotato?
Ho nuotato in molte località, tutti i posti hanno la loro bellezza, la natura è incredibile. Ma i miei preferiti sono stati i laghi della Cordigliera Patagonica e il mare di San Teodoro in Sardegna, dove ho partecipato alla manifestazione Swimtheisland il 12 e 13 giugno. Nuotare in Sardegna è stato delizioso: l’arenile di Lu Impostu, la trasparenza dell’acqua, incontrare le stelle marine, circumnavigare lungo il tracciato della gara la splendida isola Ruja mi ha fatto sentire in paradiso. Nei laghi della Cordigliera l'acqua è così trasparente da lasciarsi penetrare dai raggi del sole e così profonda che sembra non avere fine. Anche in Canada è stato molto suggestivo, davvero strano nuotare in un lago che durante l'inverno è totalmente ghiacciato. Adoro osservare la trasformazione della natura.

Quando ti senti un pesce fuor d'acqua?
Quando trascorro giorni senza nuotare, senza meditare o praticare yoga.

Che consigli daresti ai giovani che si avvicinano al tuo sport?
Quello che direi loro è che vale assolutamente la pena inseguire i propri sogni, impegnarsi e avere disciplina. Questo percorso, seppure difficile, permetterà loro di fiorire e conquistare la felicità.

Se non fossi una nuotatrice ora...
... non sarei me stessa.

L'incontro più emozionante in mare? E quello più triste?
L'incontro più emozionante in mare continua a essere sempre quello con me stessa, scoprendo ogni volta la mia forza nuotando e osservando la bellezza dell’acqua. La cosa più triste è stata quando ho dovuto abbandonare una competizione.

Sei attivista per l'ambiente. Come sarà il mare tra 20 anni dal tuo punto di vista?
Mi auguro che in alcuni luoghi, come la Sardegna, il mare continui a essere così com’è, stupendo, mentre in molte altre località la situazione dovrà necessariamente migliorare per contrastare l’inquinamento. Per questo, tutti gli esseri umani devono prendersi cura della natura come la propria casa, generando la minore quantità di rifiuti possibile. Corriamo il rischio che ci sia più plastica che pesci nelle acque. Immagino che nessuno lo voglia, sia per se stesso sia per le future generazioni.

Progetti per il futuro?
Impegnarmi per promuovere attraverso il nuoto questi importanti messaggi. Amiamo e prendiamoci cura della natura! È un diritto umano godere di luoghi come San Teodoro, liberi da ogni contaminazione.

daira marinpinterest
Courtesy photo