"Utilizzati da decenni per trattare una varietà di patologie dermatologiche (acne in primis), gli acidi esfolianti per la pelle - idrossiacidi è il loro nome chimico - sono impiegati anche per contrastare l’invecchiamento cutaneo", spiega la dottoressa Luigia Panariello, medico chirurgo e specialista in dermatologia. "Ampiamente incorporati in una varietà di prodotti skincare in primis creme, sieri, e detergenti per l'uso quotidiano domiciliare, sono infusi in concentrazioni più elevate in trattamenti specifici di peeling da effettuare presso lo studio del dermatologo". Gli acidi esfolianti possono essere usati anche in estate? La dottoressa Panariello spiega che alcuni acidi cosmetici non andrebbero applicati nei mesi più soleggiati perché sono fotosensibilizzanti cioè, applicati sulla cute, sono in grado di aumentare la sensibilità della pelle alla luce e di danneggiarla gravemente e permanentemente attraverso ustione, eczema e/o macchie. Infatti, mentre a concentrazioni basse svolgono principalmente un’azione idratante, a concentrazioni più elevate esplicano un’azione di tipo esfoliante e cheratolitico, ovvero vanno a purificare e levigare l'epidermide. "Diversi studi hanno dimostrato che l’acido glicolico già a concentrazioni del 10% aumenta la sensibilità della pelle ai raggi UV, per cui è sconsigliato l’utilizzo a tali concentrazioni nel periodo estivo. Anche l’acido salicilico, beta-idrossiacido noto per la sua capacità di rimuovere il tappo cheratinico che ostruisce i pori, ad alte concentrazioni non può essere utilizzato durante l’estate, mentre a concentrazioni del 2% non crea irritazione né fotosensibilizzazione. Introdotti sul mercato in tempi più recenti i poli-idrossiacidi di nuova generazione, come l’acido lattobionico e il gluconolattone, invece,come dimostrano molti studi, sono ben tollerati e non creano danni alla pelle dopo esposizione ai raggi UV quindi anch’essi possono essere utilizzati in estate. Lo stesso dicasi per l’acido mandelico, alfa-idrossiacido estratto dalle mandorle che oltre a stimolare il rinnovamento cellulare di collagene ed elastina, svolge un'azione schiarente. Grazie al suo alto peso molecolare questo acido penetra nello strato corneo lentamente, senza creare eccessiva infiammazione o prurito e bruciore. È definito il “peeling dell’estate” in quanto oltre all’impiego domiciliare è consentito anche come peeling professionale estivo", prosegue Panariello. La dermatologa ci spiega che anche per i detergenti valgono le stesse regole. Per cui gli idrossiacidi sono consentiti in estate a patto che vengano utilizzati a basse concentrazioni, per esempio per soggetti con pelle oleosa si può preferire un detergente esfoliante che contenga acido lattico o una combinazione di acido glicolico 1-2%, acido salicilico 1-2%, acido mandelico 2-5%. "In estate consiglio sempre di utilizzare gli acidi di sera e di applicare ogni mattina una protezione solare con SPF di almeno 30 o 50+ in caso di patologie specifiche, tendenza alle macchie o semplicemente fototipo chiaro", conclude Panariello. Ultimi tips: meglio evitare in estate perché fotosensibilizzanti sia il retinolo, che non è un idrossiacido, ma un derivato della vitamina A efficace nel contrastare l’invecchiamento cutaneo e l’acne, sia il profumo per via della presenza degli oli essenziali che contengono le furanocumarine, sostanze organiche naturali fotosensibilizzanti prodotte da certe varietà di piante. Via libera, infine, all’acido ialuronico, che non è un acido della frutta, e non solo non è fotosensibilizzante ma è molto utile in caso di ustioni.