La discussione intorno all'aborto, se giusto o sbagliato, non ha mai abbassato il livello di interesse nei decenni ma il suo boicottaggio continua a poggiare su contraddizioni che qualcuno ha praticamente quasi risolto con una legge che prevede la soluzione logica che si doveva immaginare da tempo: la contraccezione gratuita. In Francia dal 1 gennaio 2022 le donne sotto i 25 anni, quindi quelle con minori disponibilità economiche, accederanno gratuitamente alla contraccezione in tutto il Paese. Il ministro della Salute Olivier Véran l'ha annunciato direttamente in tv, sul canale France 2 specificandone anche i non trascurabili dettagli: "Ci sarà il supporto per la contraccezione ormonale, la valutazione biologica che la riguarda, la consultazione della prescrizione e tutte le cure relative a questo tipo di contraccezione fino ai 25 anni". Il ministro ha motivato la normativa in base a una statistica che ha dimostrato il pericoloso calo nell'uso dei contraccettivi fra le più giovani, parallelamente alla crisi economica generale. Il ministro, che ha stimato il costo della misura intorno ai 21 milioni di euro l'anno, ha dichiarato che è "intollerabile che le donne non possano proteggersi, che non possano ricorrere alla contraccezione se scelgono di farlo, perché non se lo possono permettere". Un annuncio che suscita un confronto obbligato con quanto sta accadendo in Texas, dall'altra parte dell'oceano, dove una legge entrata in vigore il 1 settembre vieta l'aborto oltre la sesta settimana senza però dare alternative. Nonostante infatti il paese si trovi al nono posto nella classifica statunitense delle gravidanze indesiderate tra teenagers, il programma assicurativo statale non copre i contraccettivi per le adolescenti con un basso reddito, costringendo così le giovanissime con scarse disponibilità economiche a dover ricorrere all'aborto, che oggi in Texas è più difficile che mai, o diventare madri prima dei 20 anni.

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