La spugna konjac è lo step (non più) segreto per avere una pelle perfetta come le coreane

Non c'è mattino né sera in cui la maggior parte delle donne coreane o giapponesi non inserisca nella propria cleansing routine lo step konjac sponge (sì ha a che fare con i noodles!). Esfoliante completamente naturale e, ottima notizia, 100% biodegradabile questa spugna, disintossicando ed esfoliando delicatamente la pelle, la purifica rendendola radiosa e super luminosa.

Spugna konjac - cos'è. Di questo tubero asiatico che cresce principalmente in alta quota in Corea e in Giappone viene usato il bulbo essiccato e ridotto in polvere. Miscelato con acqua, si trasforma in una specie di polpa fibrosa che viene poi cotta in uno stampo. Diventa poi una spugna detergente. Può contenere anche altri ingredienti cosmetici come, per esempio, l'argilla rossa anti-età e illuminante, quella verde detox indicata per le pelli oleose, il carbone di bambù purificante e l'aloe vera lenitiva. "Il konjac ha la particolarità di essere molto assorbente. Può, infatti, trattenere acqua fino a 100 volte il proprio peso", afferma Katalin Berenyi, co-fondatrice del marchio di cosmetici Erborian, a marieclaire.fr.

Spugna konjac - a cosa serve. Oltre ad assorbire l'acqua, la spugna konjac trattiene le tossine e quindi purifica a fondo la pelle. In sostanza svolge un'azione esfoliante leggera che va a eliminare meccanicamente ogni impurità. Inoltre può essere usata senza l'aggiunta di prodotti detergenti se si desidera un'efficacia maggiore. Può essere usata tutti i giorni mattina e/o sera.

Spugna konjac - come si usa. Inumidita si fa scorrere sul viso eseguendo piccoli movimenti rotatori così da detergere l'epidermide e da (ri)attivare il microcircolo. Dopo averla sciacquata e strizzata delicatamente si lascia ad asciugare. "Alcune spugne sono provviste di un cordino da usare per appenderle in modo che possano asciugarsi più facilmente ed evitare la proliferazione di batteri", afferma la co-fondatrice di Erborian. "Se si usa due volte al giorno, è meglio cambiarla ogni tre mesi".