Come riconoscere il migliore dentifricio sbiancante (btw la menta è vintage)
La menta è vintage! Tra gli ingredienti che dobbiamo pretendere per la nostra igiene orale ora c'è (anche) l'olio di cocco.
Come avere denti bianchi senza rovinarne lo smalto e come avere l'alito (sempre) profumatissimo? I migliori dentifrici su Amazon sono gli oggetti beauty più venduti? Il dentifricio sbiancante è una certezza? Le paste dentifricie al carbone vegetale potrebbero esaudire (entrambi) i nostri desideri? "Il Dipartimento della Salute di New York ha vietato alcuni alimenti contenenti carbone perché possono interferire con l'assorbimento di alcuni farmaci per l'asma, alcuni integratori, antidolorifici e con la pillola contraccettiva, ma a livello cosmetico non è stata registrata alcuna interferenza", ha spiegato qualche settimana fa Lindsay Kellner, beauty editor di Mind Body Green.
"Ho provato il carbone attivo di Hello Charcoal con menta fresca e olio di cocco, la versione senza fluoro, ma esistono dentifrici simili prodotti anche da Tom's of Maine e Schmidt's Naturals. Il suo colore è davvero intenso, un grigio scuro che macchia. La consistenza è molto simile a quella dei dentifrici tradizionali". Fa pochissima schiuma, ma lascia la bocca freschissima e secondo la Kellner che lo ho usato per due settimane funziona davvero. "L'ho utilizzato mattino e sera per 14 giorni di fila e sono stata piacevolmente sorpresa dai risultati. Non so se abbia migliorato la mia igiene orale generale, sicuramente ha mantenuto la promessa di sbiancare i denti. Più bianchi di quando li sbiancai in modo professionale due anni fa", conclude Lindsay.
A parlare dell'altra faccia della medaglia dei dentifrici al carbone è il dentista Peter Auster come si legge su Harper's Bazaar: "Si legano a tutto ciò che incontrano macchie, tartaro, batteri, virus e forse anche le tonsille". "Il carbone è così potente che è comunemente usato negli ospedali e nei pronto soccorso per curare i pazienti che soffrono di avvelenamento od overdose", spiega alla BBC il dottor Joseph Greenwall-Cohen, coautore dello studio presso la facoltà di odontoiatria dell'Università di Manchester. "Una pubblicazione apparsa sul British Dental Journal all'inizio del 2019 ha rilevato che il carbone protegge poco dalla carie. Le particelle di carbone inoltre possono rimanere intrappolate nelle gengive e irritarle".
Meglio usarlo quindi come lavaggio d'urto una volta ogni tanto? Semaforo verde invece all'olio di cocco. Non a caso una fanatica dei beauty trick come Gwyneth Paltrow usa questo ingrediente per fare i cosiddetti oil pulling che allontanano carie, placca e batteri, rinfrescano l’alito e, appunto, sbiancano i denti. Cosa invece non deve essere scritto nell'INCI dei migliori dentifrici sbiancanti? Il nemico numero uno è il Triclosan, accusato di rendere i batteri più resistenti agli antibiotici. Infine ricordiamoci, a tavola, di preferire gli alimenti che hanno un naturale effetto sbiancante.
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