Lo squalene fa dannatamente male, queste creme con variante vegetale sono la soluzione
Il racconto skincare di un ingrediente che, come l'ambra grigia per i profumi, ha trovato un valido sostituto sostenibile.
Questo storia ci fa subito pensare all'ambra grigia, l'elemento più raro e controverso dei profumi una volta ricavato dall'intestino dei capodogli ora riprodotto in laboratorio. Il racconto beauty di oggi riguarda lo squalene, o squalano, l'olio derivato dal fegato degli squali, presente (fortunatamente) anche nell'olio di oliva, in quello di arachidi, di girasole, di amaranto, di argan, di crusca di riso, di semi di amaranto e di germe di grano, che ha la proprietà di rendere più emolliente un prodotto skincare.
"Lo squalene è un prezioso ingrediente idratante, lenitivo e protettivo soprattutto nei confronti dei raggi UV. Presente nel sebo umano in natura si trova anche in alcuni oli vegetali quali oliva e avocado e nel fegato degli squali che, ahinoi, molti anni fa venivano sacrificati per la causa. Ora in cosmetica si usa fortunatamente solo squalene ricavato da oli o ricostruito in laboratorio", spiega Umberto Borellini, cosmetologo e autore del libro Tu chiamale, se vuoi, emulsioni (Edizioni LSWR).
Nella gallery i nostri prodotti skincare preferiti che contengono squalene vegetale. SOS: attenzione all'INCI.
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