Tesi: "voglio smettere di usare i cotton fioc", cercasi sintesi
Tre motivi per cui dovremmo farla finita con i bastoncini cotonati (e passare oltre) spiegati da tre esperti.
Ci sono almeno tre motivi per cui dovremmo smettere o non iniziare a usare i cotton fioc per pulirci le orecchie. Primo: i bastoncini cotonati impediscono all’orecchio di autopulirsi. Secondo: possono causare la stenosi o restringimento del condotto uditivo. Terzo: anche se ora quelli di plastica sono vietati e sono stati sostituiti da quelli in bambù generano comunque molti rifiuti. "Mi raccomando, non usi i cotton fioc" è la tipica frase di congedo che gli otorini rivolgono ai loro pazienti. D'altronde l'utilizzo per cui i bastoncini sono stati brevettati e realizzati, negli anni 20, non era certo quello di essere inserito nel canale uditivo, ma di facilitare la pulizia personale di neonati e bambini. “Per pulire le orecchie non servono strumenti particolari; è sufficiente usare il mignolo e un fazzoletto di carta inumidito per pulire la parte visibile all’esterno del condotto uditivo; la parte interna di tale condotto è infatti in grado di pulirsi a sola attraverso un meccanismo di deflusso verso l’esterno del cerume e della pelle desquamata. Per i soggetti che hanno un’abbondante produzione di cerume risultano utili degli spray a base di soluzione isotonica di acqua di mare o a base di solventi ed emollienti specifici che sciolgono il cerume stesso. È sufficiente pulire le orecchie una volta al giorno. Non è consigliato l’uso di cotton fioc o spatoline, potenzialmente dannosi in quanto in grado di facilitare infiammazioni o lesioni del condotto uditivo esterno e della membrana timpanica”, spiega il professor Vincenzo Vincenti, Otorinolaringoiatra di Top Doctors. Per ribadire il concetto interviene la dottoressa Federica Buzzelli, otorino, di MioDottore: "La secrezione ceruminosa è un lubrificante fisiologico per l'orecchio, è protettivo per gli eczemi che frequentemente interessano il padiglione auricolare e il condotto uditivo esterno. Sul pavimento del condotto uditivo i movimenti della cartilagine favoriscono l'espulsione di cerume all'esterno, quindi in teoria l'orecchio è autopulente. Premesso questo, sarebbe buona norma utilizzare per l'igiene auricolare semplicemente l'estremità di un asciugamano ben imbibito da passare su tutta la circonferenza del condotto uditivo esterno. Anche l'applicazione periodica di olio d'oliva a temperatura ambiente è un ottimo rimedio per prevenire la formazione del tappo di cerume. I preparati più nuovi contengono sostanze naturali che non solo prevengono, ma addirittura dissolvono, se applicati quotidianamente mattina e sera, il tappo di cerume senza la necessità di un'irrigazione dei condotti da parte dello specialista otorinolaringoiatra che ancora oggi ricorre, qualora si tratti di un tappo di cerume molto voluminoso che occlude completamente il condotto tanto da provocare un'ipoacusia ingravescente, a un'estrazione meccanica con ansa. Da evitare assolutamente è l'utilizzo del cotton fioc perché quest'ultimo può spingere in profondità il tappo di cerume a ridosso della membrana timpanica provocandone la perforazione. Anche il getto della doccia sul condotto uditivo è una manovra pericolosa perché ha un effetto traumatico sulla membrana timpanica e inoltre, qualora ci fosse un tappo di cerume, essendo quest'ultimo igroscopico, assorbirebbe l'acqua provocando l'occlusione del condotto con conseguente effetto fullness". D'accordo con entrambi gli esperti è la dottoressa Luigia Panariello, medico chirurgo specialista in dermatologia e venereologia, secondo la quale la detersione dell’orecchio può essere eseguita quotidianamente purché limitata alla pulizia del padiglione auricolare. "Basta lavare quest’ultimo con acqua tiepida e un detergente delicato, risciacquare ogni residuo di sapone e asciugare accuratamente con un asciugamano, in quanto l’umidità residua potrebbe favorire la comparsa di infezioni. No quindi ai bastoncini e no anche ai coni di cera perché la cera calda può colare nel condotto uditivo provocando un’ustione e in più può essa stessa creare un “tappo” nell’orecchio. D’altronde la produzione di cerume è un processo normale e naturale. Il cerume idrata la pelle del canale uditivo e lo protegge dalle infezioni, fornendo una barriera per insetti e acqua. Viene poi espulso dal condotto uditivo spontaneamente tramite il movimento naturale della mandibola, per esempio quando si mastica. Tuttavia, in alcuni individui, questo meccanismo di autopulizia fallisce e il cerume tende ad accumularsi, causando sintomi come prurito, otalgia e ipoacusia trasmissiva transitoria. In questi casi occorre rivolgersi a uno specialista per valutare: l’utilizzo di solventi che possono essere utili per ammorbidire i tappi di cerume prima dell'estrazione manuale da parte del medico; l’irrigazione con acqua tiepida instillata nel condotto uditivo mediante siringa senza ago; la rimozione manuale mediante pinza o altri strumenti idonei".
Di seguito 6 prodotti validi per la pulizia delle orecchie se usati in modo corretto.
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