Si può sorridere, e parecchio, immaginando il seno gigante che rotola giù da una collina per volere di Woody Allen ne Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere). Peccato che quando Woody ha girato il film, nel 1972, il mondo era ancora abituato a dei cliché assurdi sul sesso e su quello che non si deve mai fare a letto con un uomo (per esempio). Cliché che la giornalista americana Lisa Marie Basile ha portato a 15 classici del bon-ton a letto. Cliché che, oggi, appaiono preistorici. Ma se i consigli per una vita sessuale eccellente arrivano da best seller firmati da una nonna (ed è un cult) come mai il galateo del sesso che fu è non è andato in ristampa? Uno su tutti: il concetto di lingerie, quella laboriosa che passa dal corsetto al reggicalze e che nel 2016 è stato ampiamente sostituito dal piacere di una bello slip sportivo come insegna la campagna scandalo di Calvin Klein. “Cosa non piace agli uomini a letto?” le donne si domandavano, visto che i cliché sono alquanto sessisti, sia chiaro. Ecco quello che ieri era vietatissimo a letto.

1. Regolare le calze o il reggiseno di fronte a un uomo. Non mettere il reggiseno è un must di stagione: ma 60 anni fa, almeno, sistemarsi il ferretto, aggiustarsi la spallina, era considerato sconsideratissimo. Ancora più volgare? Regolarsi il reggicalze di fronte al proprio compagno. Vietatissimo. Oggi? Le calzette sono rosse e vistose, e mostrare il confine pelle-autoreggente è il nuovo richiamo erotico anni 80…

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2. Non parlare di sesso: né prima, né durante, né poi. Il dirty talk attuale? Bestemmia. L’ammettere di non aver provato un orgasmo vaginale? Sacrilegio. In un testo indicato dalla Basile, Quello che gli uomini non amano delle donne, del 1945, l’autore Thomas D.Horton indaga tutto quello che gli uomini non vogliono sentire dire dalle loro donne. Il sesso esiste solo per la durata dell’amplesso. E senza dialoghi, please.

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3. Essere brave a letto ma non dirlo. Ecco il controsenso direttamente dagli anni Trenta. Sul concetto sessista dell’epoca si può far riferimento alle pubblicità shock di quegli anni: un susseguirsi di sottomissione e ruolo delle donne casalinghe. Peccato che: se al punto 2 gli uomini dichiaravano di non volere delle bombe erotiche come compagne ma delle discretissime compagne di vita (e letto) nel saggio di Herman H.Rubin capaci di essere geishe a letto e bacchettone a tavola. Sicuri che il cliché oggi sia cambiato? Ops.

4. In luna di miele camere separate. Saranno stati i grandi romanzi di Fitzgerald a suggerire all’epoca la nascita di questo (falso) mito? In Tenera è la notte le camere separate servono agli amanti per desiderarsi molto di più. Sposi novelli, dunque, prendete e seguite le orme verso le vostre camere. Perché? Perché la preparazione al momento più erotico può svelare trucchi che abbassano parecchio la libido (di entrambi).

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5. Come fare sesso durante il ciclo. Ovvero: non farlo. Studi e approfondimenti degli anni Quaranta, infatti, rivelano una certezza scientifica alla voce “mestruo”. Il ciclo delle donne è un momento di assoluta astinenza per le coppie. Non importa che 76 anni dopo sia stato inventato un apposito preservativo che assicura un rapporto tranquillo e per nulla fastidioso durante i giorni del ciclo. Per gli uomini dell’epoca il rischio era contrarre la gonorrea…Però.

6. Farsi lavande vaginali prima di ogni rapporto. Non parliamo di prodotti naturalissimi parliamo dell’inizio della dermo cosmesi negli anni Sessanta con prodotti a base di deodorante, erbe, sapone appositamente ideato per rinfrescare la vagina. Il punto era molto chiaro: una donna doveva essere profondamente pulita. Gwyneth Paltrow e le sue lavande vaginali, per esempio, non ha scoperto nulla. Anzi.

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7. Non sedersi in posizioni comode. Accavallare le gambe, mettersi in modalità da cavallerizza dell’Ottocento, tenere le ginocchia vicine e le mani sulle cosce. Sedersi comode era vietato, simbolo di volgarità e di segnali da provocatrice. Molto meglio essere morigerate anche se…attenzione tenere troppo le gambe accavallate peggiora(va) la circolazione sanguigna.

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8. Indossare mutandine giuste. Questo forse è l’ultimo cliché rimasto intatto anche oggi: le mutandine hanno un ruolo importantissimo: davvero? All’epoca, anni '40-'50, la culotte doveva essere di raso rosa, con più volant possibili, un po' infantile e a vita alta. Naturalmente non doveva essere macchiata/rovinata e meglio se con deliziosi ricami. Oggi la mutandina di quel tipo è diventata l’ideale per vestiti trasparenti e lunghi. Le mutande della nonna, dunque: grande must che unisce il sesso di ieri a quello di oggi?

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