Ha 8mila terminazioni nervose, il doppio rispetto al pene e, quando viene stimolato, può attivarne altre per un totale di 15mila! È piccolo, ma può dare un grande piacere, tranne ovviamente in caso di anorgasmia!

Lo scopo del clitoride, infatti, sembrerebbe essere solo ed esclusivamente questo, quello di scatenare l'orgasmo. Un orgasmo fine a se stesso e non potenzialmente procreativo come quello maschile!

Se la sua, dunque, è una funzione puramente edonistica, e soprattutto attivata dall'esterno, urge uno studio molto accurato per utilizzarlo e maneggiarlo nel modo più soddisfacente! Questo avrà pensato Odile Fillod, ricercatrice indipendente in scienze sociali e biomediche e studi di genere, progettando il primo clitoride in 3D, a più di un secolo e mezzo dalla prima descrizione di questo organo, descrizione che risale al 1844.

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«Sono eccitata all'idea di potere condividere uno strumento didattico molto utile per gli educatori alla sessualità. È importante mostrare concretamente ciò che "piace" al clitoride e le basi fisiologiche del desiderio e del piacere sessuale», ha espresso la studiosa.

L'organo, riprodotto in grandezza naturale (10 cm di lunghezza), è costituito da acido polilattico biodegradabile, colorato con nuance mirate a renderlo il più realistico possibile e ricoperto con una vernice trasparente.

Il prossimo passo? Utilizzare una struttura più flessibile per imitare la realtà anatomica del clitoride mostrando, per esempio, come, durante l’eccitazione, si espande grazie a un aumentato afflusso di sangue in quella zona. Che il tabù dell'orgasmo femminile sia finito?

Credito foto: Cliteracy, 100 Natural Laws, 2012, opera di Sophia Wallace.