Mai spingersi oltre il crinale della paura (del piacere). Mai cedere alla depressione post-orgasmo per quel picco di piacere mai raggiunto. Mai e poi mai giocarsi il tutto per tutto in una vecchissima sveltina. L’elogio alla lentezza è (e sarà) il nuovo polmone di speranza per il sesso 4.0. Premessa: Peter Stahl direttore di Sexual Medicine alla Columbia University è di fatto un voyeur. Stahl studia e ri-studia i momenti neurologici nei quali le persone raggiungono l’orgasmo. Tutto questo nasce da una laboriosa ricerca su quello che succede al cervello umano quando si sta per raggiungere l’orgasmo. E, in questo, ecco la nuova tendenza sessuale (che forse è sempre esistita ma non è mai stata definita): si chiama edging (tradotto suona come "stare in bilico") e s’intende la pratica del provocare piacere (in coppia o soli) fermandosi un attimo prima di raggiungere l’orgasmo. Un trucco, lo definisce Cory Stieg su Refinery29, che permette di prolungare e intensificare il piacere. Immediata la reazione di un pubblico piuttosto eterogeneo che trova ridicolo parlare di limiti all’orgasmo, già così difficile da trovare. Figurarsi da ritardare.

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La Stieg infatti si domanda «perché si spreca tutto questo duro lavoro evitando l’orgasmo un attimo prima?»: «Perché in questo modo si otterrà un orgasmo decisamente più intenso e appagante» conferma lo studio della Columbia «perché nell’attimo in cui si è vicini all’orgasmo, specie per le donne, il picco di piacere aumenta sia fisicamente che psicologicamente. Attendere anche solo cinque minuti vale la pena». Il picco di gradimento con il picco di attesa: un po' troppo favola di Antoine de Saint-Exupéry, no? «L’arte dell’attesa per il piacere è un obiettivo degli illusi» commenta una lettrice di Refinery29. Non proprio: il grande boom (o confessione) del trattamento sessuale edging ha le sue basi come soluzione per ritardare l’eiaculazione precoce. Quindi: questa tecnica è scelta più frequentemente dagli uomini come fase di decompressione che dalle donne come fase di preambolo al piacere. E per l’orgasmo femminile? Non funziona esattamente nello stesso modo perché, secondo la ricerca, la mente femminile è già in seria difficoltà durante l’atto che, se prevede anche un pit&stop, diventa una zavorra aggiuntiva negli ultimi 4 chilometri di maratona.

Ma come funziona l’orgasmo ritardato? Senza finire in un manuale anatomico immaginiamo di osservare la scena (alquanto intima) in modalità slow-motion. Molto slow e poco motion. Ecco in quella lentezza vi è un picco di piacere inespresso: ma attenzione il rischio di non arrivare alla fine del film c’è. Eccome. La ricerca di Peter Stahl ha basi neuro-biologiche quanto digitali: ovvero è impensabile parlare scientificamente di sesso senza analizzare la cultura digitale del sesso. Video porno in primis: i video porno online hanno raggiunto la soglia dei 110 minuti settimanali il che introduce il problema maschile quanto femminile di raggiungere il piacere sempre più in fretta da soli, e più tardi in coppia. Il consiglio per vivere appieno l’edging? Smettere di usare vibratori con unicorni & soci per un po', rallentare la visione di hentai. E provare a viversela molto lentamente a dal vivo. Disabituandosi al piacere telecomandato.