Rompere i tabù non è proprio il message in a bottle che ci aspettiamo da una come Gwyneth Paltrow. Radical chic di stirpe, biondina di allure, Gwyneth-viso-d-angelo è sempre stata emblema della ragazza bon-ton tutta casa (Hollywood) e chiesa (Chris Martin). Un bon-ton borghese su cui negli ultimi anni ha allestito un impero: Goop, blog prima, marchio poi, che consta in 60 dipendenti e che ha proiettato la ex signora Martin nell’Olimpo delle attrici con forti velleità imprenditoriali. Bisogna però dare atto a Gwyneth che al ruolo di trendsetter che ambisce da anni ci sta pian piano arrivando (vedi alle voci urinoterapia, bagno di vapore vaginale, apiterapia, dildo …) e che mai ci saremmo aspettati che insieme alla volontà di condizionare le masse ci fosse quella intrinseca voglia che hanno tutte le donne vagamente intelligenti di fare la propria personale rivoluzione femminista.Ecco perché quando qualche settimana fa abbiamo visto comparire su Goop, una guida al sesso anale, con annesso coming out mitigato da cenni storici e culturali in salsa pop, abbiamo pensato: “cosa non si fa per una manciata di traffico analytics in più”. Chiunque abbia mai lavorato sul digitale lo sa: i numeri fanno il successo di un magazine online. E a noi personalmente fa uno strano effetto navigare sulla stessa barca di Gwyneth-viso-d-angelo.

Eppure l’endorsement al sesso anale di Gwyneth è molto di più. Chiamiamola pure “liberazione borghese” perché associa la sua personcina a modo a quanto di più popolare ci possa essere su questa terra: il mondo del porno. Non ce ne voglia l’industria del sesso ma l’operazione di Gwyneth fa piacere perché non vuole né salvarci troppo dal bigottismo né urlare all’esibizionismo trucido da bar dello sport. Gwyneth rispetto al sesso anale è evidente come abbia studiato, praticato, ponderato: si è documentata e ha potuto così tracciare la sua guida grazie a Paul Joannides, sessuologo e psicanalista autore del libro The Guide on Getting on! Se il coming out plateale era una ripicca nei confronti di Chris Martin poco importa. Perché ci ha dato modo di tracciare un’esegesi del sesso anale in chiave digitale come mai prima. Ecco qualche punto saliente a partire dalla domanda che apre le danze: «Stiamo insegnando alle ragazze a essere determinate ovunque tranne che in camera da letto? Questi sono i miei consigli...».

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1- «All’inizio il sesso anale scioccava, poi ha avuto il suo momento, oggi è praticamente lo standard in camera da letto. Non è che lo facciano tutti. Se il sesso anale vi eccita, non siete sole, ma resta il comportamento più a rischio in termini di trasmissione di HIV e altre malattie sessuali»

2- Nell’era pre-Netflix, pre-Pornhub o Youporn il sesso anale era un tabù: «Negli anni 80 mi ricordo di aver sentito da un amico che aveva una videocassetta di porno anale; suonava davvero scioccante».

3- «Dal 2005 il porno ha praticamente cancellato la distinzione tra ano e vagina. Nella realtà non è come si vede in quei video. Le donne devono imparare a rilassare i muscoli dello sfintere e devono usare lubrificanti. L’ano non è ideato per avere un pene infilato come la vagina. Il preservativo, poi, è d’obbligo per la vostra sicurezza».

4- «Una donna rischia 17 volte di più rispetto a un uomo di contrarre l'HIV e dell'AIDS tramite un rapporto anale. Qualsiasi infezione a trasmissione sessuale può essere trasmessa e ricevuta. A causa della quantità di trauma e del retto ricevono durante il rapporto anale, la probabilità di ottenere un'infezione sessualmente trasmessa è maggiore con rapporti vaginali».

5- «Non esistono in commercio preservativi ad hoc per il sesso anale, perché la FDA non li ha mai autorizzati. Detto questo: vanno benissimo quelli “normali”».

6- «Il sesso anale pare essere un toccasana per le coppie: «bisogna assicurarsi che la decisione di farlo sia comune per entrambi i partner: è una questione di comunicazione, feedback e di fiducia. Le coppie che non hanno una eccellente comunicazione sessuale o che non hanno un elevato livello di fiducia non dovrebbero fare sesso anale».

7- «Alcune donne dicono di avere orgasmi incredibili con il sesso anale ma solitamente questo avviene quando anche il clitoride viene stimolato contemporaneamente».

8- «Il sesso anale viene decisamente meglio quando le misure del pene non sono eccessive ma normali».

9- «Il rischio del sesso anale non protetto è che i batteri entrino a bizzeffe nella prostata dell'uomo. Inoltre, piccoli pezzi di materia fecale possono alloggiare nella uretra dell'uomo quindi, se la coppia ha un rapporto vaginale dopo un rapporto anale senza preservativo, l’uomo dovrebbe lavarsi prima accuratamente con acqua e sapone».

10- «Il sesso anale non protetto, indipendentemente dal fatto che sia praticato da coppie eterosessuali o omosessuali, è considerato il più rischioso per le malattie sessualmente trasmissibili a causa della progettazione fisica dell'ano: è stretto, non si auto-lubrifica e la pelle è più fragile e rischia di strapparsi, permettendo alle malattie sessualmente trasmissibili un passaggio facile nel flusso sanguigno».

11- «Non è di fondamentale importanza raccontare ai nostri ragazzi in cosa consiste il sesso anale. Ci sono cose più importanti di cui dobbiamo parlare prima. Certamente la prevenzione…».