Coprire è il nuovo scoprire. Celare è il nuovo svelare. Che, poi, è davvero così nuovo come concetto? Le geishe hanno sempre saputo e sostenuto che kimono, cerone, fiori fossero l’emblema dell’eros proprio perché trattasi di capi e oggetti che coprono oltre misura il corpo (non più nudo). Motivo per cui non è un caso che la nuova mania erotica che arriva dal Giappone abbia come protagonista un capo d’abbigliamento che vuole sostituire la lingerie erotica. Si tratta di un maglione molto particolare il cui nome non lascia grandi dubbi: si chiama doutei wo korosu ed è una sorta di dolcevita tricot che svela il lato del busto, lascia intravedere il seno ma continua a coprire le parti più erotiche di una donna.

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Forse questo trend di abbigliamento erotico rimarrà tale solo in Giappone dove l’affaire dei video hentai - i video porno ispirati ai cartoon - raggiunge e spesso supera le classiche categorie di PornHub. Il perché è presto detto: mentre in Giappone influencer come del genere come Rinnie Riot hanno indossato il maglione più erotico di tutti i tempi, l’hanno postato su Instagram e hanno lanciato la tendenza, in Europa il mercato online, Asos in primis, dichiarava sold-out un body-fiocco che copriva a malapena l’inguine (e il cui fine era quello di essere scartato). Come dire: il Giappone che nei video porno cela le parti intime con i pixel può scoprire del tutto il corpo? No, può renderlo desiderabilissimo celando e lasciando intravedere solo poche zone erogene. Magari, non chiedete di farvelo fare su misura da una sapiente mano - anziana - del ferro da tricot.