Anticipato, solo cinematograficamente, da Woody Allen ne' Il dormiglione (1973) con il nome di orgasmatic, lo strumento che misura l'orgasmo sembra ora essere realtà. Come potrebbe presentarsi un orgasmometro? Come una cuffia magnetica che monitora la quantità di dopamina rilasciata dal cervello? Oppure come una cintura pelvica con tac incorporata? Come una sorta di dildo che misura le vibrazioni clitoridee o vaginali? Niente di tutto questo. È semplicemente un test!

Messo a punto da un team di ricercatori italiani, è stato presentato durante il XII congresso della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità che si è svolto dall'1 al 3 dicembre a Roma. «L'orgasmometro femminile è molto semplice: si tratta di una scala da 1 a 10 che va da nessun tipo di piacere al massimo stato di godimento», spiega Emmanuele A. Jannini, presidente Siams e coordinatore del gruppo di ricerca che ha realizzato il progetto.

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Come funziona? Come il test per la valutazione del dolore, ma calcolando il suo opposto. La donna, quindi, si fermerà a riflettere sul suo orgasmo e ne indicherà l'intensità su una scala graduata. Dopo avere fatto sperimentare il piacere a oltre 500 donne con e senza disturbi sessuali si è arrivati, per esempio, alla conclusione che un punteggio inferiore a 5 significa basso godimento e una maggior probabilità di disagi sessuali. Disagi nati, spiegano gli esperti, perlopiù da problemi sia psicologici sia fisici, come una scarsa o assente lubrificazione vaginale.

«Abbiamo verificato che il piacere è più intenso in coloro che provano l’orgasmo con la penetrazione vaginale rispetto alle donne che lo provano soltanto con la stimolazione clitoridea o con entrambe le modalità. Inoltre, abbiamo anche osservato che minore è la tendenza a masturbarsi, per esempio meno di una volta a settimana, maggiore è la percezione del piacere nelle donne che provano l’orgasmo vaginale: ciò si può spiegare con una minore conoscenza del proprio corpo e del proprio piacere da parte di queste donne rispetto a coloro che provano anche orgasmi clitoridei, si può supporre in altri termini che le donne con orgasmi vaginali tendano a sovrastimare il loro godimento», conclude Jannini.

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