Ci sono due corsi - tra loro agli antipodi - per i quali, di questi tempi, dell'Università di Yale si parla molto: uno è quello quello tenuto dal filosofo Shelly Kagan sulla morte, l'altro, Psychology and the good life, è guidato dalla psicologa Laurie Santos e ha come oggetto la felicità. O meglio, i suoi insegnamenti hanno come obiettivo quello di educare gli studenti a vivere bene e felici. La grande popolarità di quest'ultimo si deve, principalmente, al fatto di essere il corso più seguito in assoluto dell'intera storia del celebre ateneo statunitense e perché, tra le altre cose, è stato frequentato da ben quattro presidenti degli Stati Uniti: Gerald Ford, Bush padre e figlio e Bill Clinton. Inevitabilmente, la grande eco della sua popolarità è risuonata anche altrove, rappresentando una grande fonte di ispirazione per molte università di tutto il mondo.


Nel gruppo di queste ultime c'è anche l'Università di Torino, che si appresta a introdurre Quando siete felici fateci caso. Neuroscienze e psicologia della felicità, a cura del neuroscienziato Andrea De Giorgio e indirizzato soprattutto agli aspiranti infermieri, quotidianamente alle prese con il dolore e che quindi, più di altri professionisti, hanno bisogno di imparare i modi migliori e più efficaci per trasmettere positività. Più pratico che teorico, il corso insegnerà la meditazione, spiegherà (per tre giorni, otto ore al giorno) ai trenta studenti che vi saranno ammessi come annotare nel migliore dei modi le cose belle e le sensazioni che esse producono, aiuterà a comprendere il potere di un abbraccio, portandoli anche per strada in modo da farli interagire e confrontare con le persone e studiare le loro reazioni ai vari esperimenti che verranno condotti con la guida degli insegnanti e dei tutor.