Bastano pochi e piccoli errori per vanificare sacrifici e buoni propositi quando si segue una dieta. Abbiamo raccolto i 10 sbagli più comuni che si commettono a tavola (ma anche lontano dai pasti) per sentirsi meno frustati, più in salute e felicemente sazi.

1. Saltare i pasti. «È fondamentale non saltare mai nemmeno un pasto». consiglia il nutrizionista, naturopata e fitoterapista Alain Mességué. Le conseguenze? Le facoltà mentali potrebbero andare in tilt, gli sbalzi di umore potrebbero essere difficili da gestire e la sensazione di appetito feroce potrebbe prendere il sopravvento. Inoltre secondo uno studio condotto dalla Cornell University chi è solito saltare i pasti ha il 31% di possibilità in più di comprare cibo spazzatura rispetto a chi ha appena mangiato (anche solo uno snack).

2. Non fare colazione. Uno studio della Loma Linda University Health (California) non solo ha confermato l'importanza della colazione se si vuole perdere peso, ma ha anche ribadito che questo pasto deve essere il più importante. Secondo gli esperti la spiegazione del fenomeno sarebbe di natura cerebrale. Saltare la colazione, di solito dopo 8-10 ore di digiuno, manderebbe, infatti, una sorta di segnale di pericolo al cervello che di conseguenza farebbe immagazzinare come riserve di grasso qualsiasi alimento ingerito durante la giornata.

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3. Mangiare tanto a cena. Per nutrirci meglio, essere più sazi e, quindi, dimagrire o mantenere il peso forma non conta solo quante calorie assumiamo, ma soprattutto a che ora le assumiamo! L'ultima conferma della validità della cronodieta arriva da uno studio pubblicato su Cell Metabolism. «Una dieta è efficace solo se le calorie vengono assunte durante il giorno, quando siamo svegli e attivi». In questo modo si registra un aumento del desiderio di muoversi e, quindi, di condurre una vita più sana. Meglio, quindi, fare cene leggere e non mangiare dopo le 20.

4. Non bere abbastanza. Ogni individuo dovrebbe bere da 1,5 a 2 litri d’acqua al giorno per mantenere idratato il corpo, permettere di smaltire le scorie alimentari del metabolismo, mantenere la giusta temperatura e favorire il metabolismo. La disidratazione provoca stitichezza. Per dimagrire, invece, è importante avere un’evacuazione regolare, inoltre un bicchiere prima dei pasti aiuta a ridurre il senso di fame e l’acqua riduce la ritenzione idrica, un fattore importante per le donne che vogliono combattere la cellulite.

5. Bandire zuccheri e grassi. I grassi di origine animale e vegetale consumati nelle giuste quantità sono indispensabili anche in una dieta dimagrante perché sono parte fondamentale delle membrane cellulari di tutti i tessuti, stimolano il sistema cardiovascolare e del sistema immunitario. Una dieta povera di grassi porta il metabolismo a utilizzare le proteine come energia impoverendo la massa magra, come i muscoli, così, invece di dimagrire, si ingrassa. Sì, quindi, ai grassi del pesce, dell’olio d’oliva e della frutta secca e agli zuccheri di cereali e frutta.

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6. Dormire poco. Dormire meno delle ore necessarie per il nostro organismo può causare molti problemi alla salute. Anche il metabolismo ne risente: diversi studi associano l’aumento di peso alla mancanza di sonno. Questa, infatti, abbassa la produzione di leptina che riduce l’appetito e alza quello di grelina che lo stimola, quindi nelle ore di veglia si avrà più fame e si tenderà a mangiare di più, perciò si farà più fatica a seguire una dieta ipocalorica.

7. Allenarsi in modo sbagliato. L’attività fisica che fa dimagrire sono gli allenamenti a bassa intensità e lunga durata mixati a esercizi di rinforzo muscolare a media intensità e breve durata. Troppo esercizio aumenta la produzione di radicali liberi e induce l’invecchiamento precoce. Quindi, sì alle attività continuative e frequenti, per esempio quattro allenamenti di aerobica settimanali e due di esercizi per rinforzare i muscoli. NB: la durata e l’intensità deve essere proporzionata al livello di allenamento e stato fisico di ciascuno.

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8. Non camminare un'ora al giorno. Farlo, invece, 60 minuti ogni giorno accelera il metabolismo, migliora il benessere cardiocircolatorio, stimola i neurotrasmettitori del buon umore e, secondo una ricerca dell’Università del Queensland (Australia), può ridurre l’indice di massa corporea dell’11%. Non si tratta di una semplice passeggiata, ma di un vero e proprio allenamento, quindi, è necessario indossare l’abbigliamento adatto e un paio di scarpe specifiche. Come iniziare? La prima settimana camminare due volte per almeno 20 minuti senza fare caso alla velocità.

9. Rallentare il metabolismo. Il metabolismo è l'insieme delle reazioni biochimiche che si svolgono in ogni organismo e che ne determinano la crescita, il rinnovamento e il mantenimento. Più alto è, più calorie si bruciano e più facile è perdere peso e mantenere, poi, il peso forma. Avere un metabolismo alto significa anche avere più energia e sentirsi meglio. Si rallenta se si dorme poco, si salta la colazione, si fa sport a digiuno, si mangiano poche proteine, non si beve il caffè, si è sedentari...

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10. Non fare spuntini. Perfette a tavola, con un regime vario ed equilibrato e calorie sotto controllo? Peccato che al primo languorino scatti la pausa snack alla macchinetta ed ecco che, spuntino dopo spuntino, il surplus calorico va fuori controllo. Qualche esempio di snack sano, buono e leggero? Una tazza di mirtilli (85 calorie), una di lamponi (65 calorie), due kiwi (95 calorie), una mela (70 calorie), 13 mandorle (90 calorie), un biscotto di farina di avena (65 calorie), un quadratino di cioccolato fondente (45 calorie).

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