Per nutrirci meglio, essere più sazi e, quindi, dimagrire o mantenere il peso forma non conta solo quante calorie assumiamo, ma anche e soprattutto a che ora le assumiamo! L'ultima conferma della validità e dell'efficacia delle cronodieta arriva da uno studio coordinato da Joseph Takahashi del Southwestern Medical Center negli Stati Uniti pubblicato su Cell Metabolism: solo i topolini costretti a mangiare entro un lasso di tempo di 12 ore al giorno sono riusciti a perdere peso, e senza bisogno di ridurre le calorie totali. «L'esperimento indica che una dieta è efficace solo se le calorie vengono assunte durante il giorno, quando siamo svegli e attivi», spiega Takahashi. Non solo, mangiando in questo periodo di tempo si è registrato un aumento del desiderio di muoversi e, quindi, di condurre una vita più sana.
Si tratta di una conferma perché in realtà di crono-nutrizione, ovvero di come i ritmi circadiani regolino anche il rilascio di ormoni, i valori della pressione sanguigna e la stimolazione del metabolismo, si parla da tempo. Il consiglio dei nutrizionisti di oggi rimane quello di sempre: fare una colazione da re, un pranzo da principi e una cena da contadini. Le stesse calorie assunte la mattina, infatti, saziano di più rispetto a quelle assunte a metà giornata o a cena. Ecco perché sono molti gli esperti che sponsorizzano il digiuno intermittente o il mima-digiuno, che si traduce (anche) con il non mangiare dopo le 20 e resistere fino alla colazione. «L’ideale sarebbe ridurre a 8-10 ore al giorno l’arco di tempo in cui si assume il cibo, restando a digiuno per le altre 14-16 ore. I risultati degli individui che hanno seguito questo schema sono significativi: glicemia perfetta, niente placche di arteriosclerosi, fattori di rischio per ictus e infarto praticamente azzerati. Il loro cuore sembra più giovane di 20 anni», spiega Luigi Fontana, docente di Nutrizione presso l’Università di Brescia e condirettore del Longevity Research Program alla Washington University di St. Louis.
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