Che saltare la colazione sia un grosso errore sia dal punto salutistico sia da quello del dimagrimento è cosa ormai nota. Un recente studio della Loma Linda University Health (California) non solo ha confermato l'importanza della colazione se si vuole perdere peso, ma ha anche ribadito che questo pasto deve essere il più importante. Lo studio condotto dai ricercatori californiani e pubblicato sul Journal of Nutrition è stato condotto su più di 50mila persone dai 30 anni in su che per sette anni hanno dovuto compilare questionari semestrali nei quali raccontavano le loro abitudini alimentari, l’eventuale attività fisica praticata e la loro storia medica.

Cosa è emerso dalla ricerca? Statisticamente le persone che basavano la propria alimentazione su uno o due pasti al giorno, ovvero che saltano la cena o hanno una cena molto leggera, hanno avuto una maggiore riduzione dell’IMC - Indice di Massa Corporea, mentre chi faceva tre o più pasti al giorno è tendenzialmente ingrassato. Più numerosi erano i pasti che hanno consumato, compresi gli spuntini, maggiore è stato l'aumento di peso. In sostanza le persone che non fanno la colazione hanno la tendenza a pesare di più.

Secondo gli esperti la spiegazione del fenomeno sarebbe di natura cerebrale. Saltare la colazione, di solito dopo 8-10 ore di digiuno, manderebbe, infatti, una sorta di segnale di pericolo al cervello che di conseguenza farebbe immagazzinare come riserve di grasso qualsiasi alimento ingerito durante la giornata e ci spingerebbe ad assumere cibi e bevande ricchi in grassi e zuccheri.

Una colazione abbondante, invece, abbasserebbe i livelli di glucosio, insulina e trigliceridi durante la giornata, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari, di ipertensione, diabete e ipercolesterolemia. In sintesi per rimanere in buona salute e perdere peso non è importante solo ciò che si introduce nella propria dieta, ma anche in quale momento della giornata- si parla infatti di cronoalimentazione - è importante e determinante farlo.

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Secondo la medicina tradizionale cinese, infatti, ogni singolo sistema funzionale del corpo raggiunge in un dato momento della giornata il massimo della sua attività e in un altro momento il minimo. Il sistema digerente, ovvero i sistemi funzionali di stomaco e milza, sono particolarmente forti ed energetici tra le 7 e le 11, mentre sono deboli la sera, tra le 19 e le 23. Digerire è un processo di natura yang, che ha bisogno di forza e crea calore, e lo yang è al massimo delle sue capacità proprio durante la prima metà della giornata, mentre cede allo yin a partire dal pomeriggio e fino a notte fonda.

«Seguendo la teoria dell'orologio degli organi il pasto più energetico dovrebbe essere la colazione, mentre quello più leggero la cena. Quindi se a colazione si deve mangiare da imperatori, a pranzo da principi e a cena da mendicanti, al mattino dovremmo concentrare i cibi più vivi e nutrienti», spiega Lena Tritto, consulente alimentare, insegnante di cucina di casa e docente presso la Scuola Tao di Bologna.

«La farina bianca, quindi priva delle sue proprietà benefiche, lo zucchero raffinato e il latte, prodotto "umidificante" e quindi pesante, non sarebbero indicati per la prima parte della giornata. Valide alternative potrebbero essere una crema di avocado e banana, delle granole di cereali fatte in casa, del pane integrale con miele, semi e frutta secca, una crema di nocciole e cacao senza conservanti o un gongee dolcificato con uvetta e frutta di stagione, piatto molto digeribile perché cotto a lungo e ideale in caso di malattia come alimento ricostituente. Tra i vari benefici di questa dieta c'è anche quello della riduzione del peso, ideale per chi desidera dimagrire senza troppi sacrifici dal momento che al mattino ci si può concedere un pasto abbondante», conclude Tritto.

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