La Dmd o dieta mima-digiuno, sperimentata dallo scienziato della University of Southern California Valter Longo e pubblicata su Cell Metabolism, sembrerebbe funzionare perché provoca sull'organismo gli stessi effetti del digiuno vero e proprio, inteso come privazione di cibo, senza rischi né pericoli per chi la segue sotto controllo medico. Anzi questa dieta, oltre a fare perdere peso, rallenterebbe i processi di invecchiamento, rafforzerebbe il sistema immunitario e quelli nervoso e ridurrebbe i fattori di rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete, obesità e tumori.

La Dmd non richiede un digiuno completo, ma una determinata restrizione dell'assunzione di alimenti. Chi decide di seguire questa dieta lo fa in accordo con un esperto per cinque giorni al mese. Per gli altri 25 giorni i pazienti seguono le loro normali abitudini alimentari. Secondo il suo fondatore la restrizione calorica a tempo determinato è molto più semplice e molto più sicura da seguire rispetto alle diete tradizionali poiché, secondo i suoi studi, la privazione strategica di alcuni nutrienti previene il cancro affamando le cellule cancerogene.

Gli individui che hanno partecipato allo studio hanno ridotto l'apporto calorico tra il 34% e il 54%. La dieta ha provocato un calo dell'ormone IGF-1, l'ormone della crescita importante durante lo sviluppo, ma che successivamente promuove l'invecchiamento e che è collegato alla predisposizione al cancro. Secondo Longo, le persone in salute potrebbero seguire la dieta mima-digiuno ogni tre o sei mesi, mentre gli obesi o chi è a rischio elevato di malattie potrebbero seguirla, sempre sotto stretto controllo medico, anche una volta ogni 15 giorni.