Idratante e nutriente sulla pelle (con pochissime controindicazioni "epidermiche"), rinforzante e illuminante sui capelli e ottimo per sbiancare e tenere puliti i denti, l’olio di cocco, a state of mind per moltissime donne, sembrerebbe essere pericoloso per la salute. Secondo alcuni cardiologi americani, infatti, aumenterebbe il colesterolo “cattivo” più del burro!

Da uno studio condotto dall’American Heart Association (AHA), è emerso che l’olio di cocco contiene l’82% di grassi saturi, rispetto al 63% del burro e al 50% della carne di manzo. Meglio, quindi, consigliano gli esperti, preferire alimenti con grassi polinsaturi, primi tra tutti l'olio di mais, soia o arachidi.

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«Sostituire i grassi saturi con i polinsaturi ha un doppio effetto positivo perché un tipo di grasso che causa le malattie cardiacheviene ridotto, mentre viene consumato un tipo di grasso che aiuta a prevenirle», afferma Frank Sacks, ricercatore presso l’Harvard T.H. Chan School of Public Health in Boston e autore principale del rapporto, aggiungendo che, così facendo, ridurremmo il rischio di malattie cardiovascolari di circa il 30%.

La dieta migliore per arrestare e prevenire l’ipertensione, secondo i cardiologi dell'American Heart Association, è la Dietary Approaches To Stop Hypertension (DASH) o la dieta mediterranea. Due regimi alimentari che consigliano l'assunzione di frutta, verdure, noci, prodotti lattiero-caseari a basso contenuto di grassi, cereali integrali, pesci, pollame e oli vegetali insaturi e sconsigliano quella di carne rossa, cibi salati e alimenti e bevande ricche di zuccheri.

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