L’amnesia dissociativa
Sono caratteristici uno o più episodi di vuoti di memoria, che coprono da pochi minuti a poche ore o giorni. Qualcuno dimentica alcuni, ma non tutti, gli eventi di un certo periodo; altri non riescono a ricordare anni interi o tutta la propria vita, o dimenticano le cose man mano che si verificano. Di solito il periodo di tempo dimenticato ha confini netti. La maggior parte dei pazienti è consapevole di aver "perso del tempo", ma alcuni hanno un'"amnesia per l'amnesia" e si rendono conto del tempo perduto solo quando trovano le prove di avere fatto cose che non ricordano, o se vengono costretti a prenderne atto. Come, appunto, il signor Albanese che era convinto al 100% di avere portato il figlio all'asilo.
Come evitare altre tragedie. Dal 1998 a oggi più di 600 bambini nel mondo sono morti per colpo di calore perché lasciati incustoditi in un veicolo. Quasi il 90% erano bambini sotto i tre anni. Il problema è far capire ai genitori che può capitare a tutti. Purtroppo è un meccanismo della mente umana, è un errore pensare che a noi non toccherà mai. Già nelle settimane successive alla tragedia Albanese aveva lanciato su Facebook la campagna Mai più morti come Luca che ha raccolto migliaia di consensi e proposte in tutta Italia con lo scopo di dotare le auto di un dispositivo acustico che segnali, all’occorrenza, la presenza del bimbo a bordo, sul seggiolino. Tra i vari dispositivi c'è Remmy, un sensore da collegare all'accendisigaro e appoggiare sotto la prima fodera del seggiolino. Se il bambino si è spostato dal seggiolino durante il viaggio, o se è ancora in auto una volta spento il motore della macchina, un segnale sonoro richiama immediatamente l’attenzione dell’autista.