Spossatezza persistente, necessità di dormire più del solito, perdita di peso inspiegabile (senza dieta), dolore persistente (che non va via con l'aiuto di farmaci di base e dura per settimane), noduli o rigonfiamento sottocutaneo e cambiamenti di aspetto della pelle sono alcuni dei sintomi comuni a diverse malattie, compreso il cancro, da non sottovalutare. Secondo l'American Cancer Society, potrebbero essere, soprattutto se durano a lungo nel tempo, segno della presenza di un tumore. Senza creare allarmismi e senza confonderli con una diagnosi, imparare a (ri)conoscere i messaggi che il corpo ci manda è importante, perché prima arriva la diagnosie maggiore la possibilità di curarsi e guarire.

Come ripetono gli esperti, diminuire il rischio di ammalarsi, almeno in parte, è possibile. Ed è proprio We can. I can, lo slogan del World Cancer Day 2016, la Giornata Mondiale del Cancro che si celebra il 4 febbraio, con l'obiettivo di sensibilizzare cittadini e governi sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Nell'ascoltare i messaggi che ci arrivano dal corpo, fondamentale è anche porre attenzione alle abitudini urinarie e intestinali. La necessità di urinare più frequentemente del solito e dolore alla minzione, potrebbe essere segno di cancro a vescica o prostata, il sangue nelle urine potrebbe chiamare in causa i reni. Diarrea frequente o presenza di sangue in feci potrebbero avvertire di problemi al colon-retto.

La febbre anche bassa, ma di lunga durata, non va ignorata. A volte, leucemie e linfomi influenzano il sistema immunitario in modo così aggressivo che il corpo cerca di combattere l'infezione fino a provocare la febbre. Una tosse che non va via può essere un segno di cancro ai polmoni e deve preoccupare alla prima traccia di eventuale sangue. La raucedine può essere sintomo di cancro della laringe o della tiroide, mentre macchie bianche all'interno della bocca e sulla lingua possono indicare leucoplachia, condizione pre-cancerosa spesso causata dal fumo o uso di tabacco.

Qualche dato. Ogni giorno in media mille italiani si ammalano di tumore, circa 363mila nel 2015. Nonostante migliorino le terapie e aumenti la sopravvivenza, il tumore miete ogni anno in Italia poco meno di 180mila vittime, circa 8,2 milioni nel mondo. Colpisce soprattutto i paesi più industrializzati. Proprio questi, infatti, vedono una più ampia diffusione di sostanze potenzialmente cancerogene: fumo, alcol, smog, inquinamento, radiofrequenze, pesticidi, eccesso di cibo, eccesso di carni insaccate e di zuccheri. La neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52mila), seguita da seno (48mila), polmone (41mila), prostata (35mila) e vescica (26mila). Attualmente sono circa 3 milioni gli italiani vivi con una diagnosi di tumore, con un incremento del 17% rispetto al 2010. La buona notizia: secondo l'Oms circa il 30% delle morti per cancro potrebbero essere evitabile seguendo uno stile di vita più salubre.