Seguendola si arrivano a perdere fino a 10 chili in 8 settimane e sembra stia ottenendo più adepti della Dukan e soprattutto meno critiche. The fast diet, creata e raccontata nell’omonimo libro (La dieta fast, Corbaccio, 12,90 euro) dal giornalista medico della Bbc Michael Mosley e dalla giornalista di moda e cucina Mimi Spencer (collabora tra gli altri con Guardian, Observer e Sunday Times), si basa sulla riduzione drastica delle calorie grazie a un digiuno intermittente.

Tra i sostenitori più convinti del digiuno intelligente ci sono Mark Mattson, neuroscienziato e ricercatore presso il National Institute on Aging, il dottor Valter Longo, professore di scienze biologiche presso la University of Southern California, l'oncologo Umberto Veronesi che non si stancava di ricordare che l'eccesso di calorie è collegato all'insorgere di molte malattie, e il dottor Luigi Fontana, docente di Scienza della Nutrizione presso la Washington University di St. Louis e l’Università di Brescia.

«I cambiamenti metabolici dell'organismo quando si sta per molte ore a digiuno stimolano l'autofagia

La formula 5:2 e l'importanza dell'acqua. Si mangia un po' di tutto, senza esagerare, per cinque giorni. Si mangiano, invece, al massimo 500 calorie per le donne o 600 calorie per gli uomini al giorno negli altri due giorni. È fondamentale bere, e bere tanto (almeno un litro e mezzo al giorno) per stare bene. Sì, quindi, ad acqua, tisane e tè verde, per il loro alto potente antiossidante, no a succhi di frutta zuccherati e all’alcol: un bicchiere di vino bianco contiene 120 calorie, una lattina di birra arriva 150. NB: il digiuno, però, non è indicato per tutti. Per esempio lo devono assolutamente evitare i diabetici, gli ipertesi, chi ha un'insufficienza renale e le donne gravide.