Utilizzato nella cucina giapponese e macrobiotica, il gomasio, modo alternativo e più sano di condire le pietanze, nasce dall'unione tra sesamo (goma) e sale (shio). L’olio contenuto nei semi di sesamo, infatti, avvolge il sale, impedendogli di assorbire un’eccessiva quantità d’acqua e lo aiuta penetrare nelle cellule quando è necessario. Inoltre, limita la sete, contribuisce a stabilizzare il livello di sodio e potassio nel sangue, aiuta a regolare la funzione intestinale e i livelli di colesterolo.

Si può usare, a crudo (non durante la cottura), su insalate, carne, pesce, cereali, verdure e su tutti gli alimenti che si vogliono insaporire in modo delicato e gustoso. Grazie alla presenza del sesamo, ricco di sali minerali, calcio, fosforo, acidi grassi e fibre, il gomasio ha anche proprietà antiossidanti e curative. Masticarne la quantità contenuta in mezzo cucchiaino, per esempio, allevia il mal di testa e contrasta il bruciore di stomaco. Lo si può comprare o farlo in casa. Ecco la ricetta.

Lavare il sesamo, scolarlo e tostarlo in padella. Mescolare con un cucchiaio di legno finché i semi iniziano a scoppiettare e quindi a tostare. Per evitare uno spiacevole sapore amarognolo fare attenzione che non bruci nessun seme. Mettere il sale (meglio usare il sale integrale non sbiancato) in una padella finché non emani un leggero odore di cloro. Interrompere l’operazione. Mettere il sale in un suribachi o in un mortaio. Unire il sesamo e, con un pestello di legno ruotare con entrambi le mani lentamente, affinché la maggior parte dei semi vengano schiacciati. Conservare in un barattolo a tenuta ermetica. NB: il gomasio può essere preparato in proporzioni che possono partire da 1:7 a 1:25 parti di sale per parti di sesamo a seconda di gusti e necessità. Tradotto: per un cucchiaio di sale usare sette di cucchiai di semi di sesamo.