Cibi grassi e zuccherati, piatti industriali pieni di aromi e conservanti chimici, pesticidi in frutta e verdura, residui di farmaci nella carne e nel latte, alcool, stress, inquinamento... Stop! Organi deputati a disintossicare e minimizzare eventuali effetti collaterali - il fegato e i reni filtrano le scorie (mentre intestino, pelle e polmoni le fanno evacuare), ma sono sovraccarichi di lavoro. Così si accumulano le tossine!

Risultato: il corpo si indebolisce e perde tono, la carnagione si ingrigisce, compaiono cellulite, brufoli, mal di testa, nausea, insonnia, disturbi digestivi, artrite... «Un fegato pieno di tossine potrebbe essere la causa di un abbassamento delle difese del sistema immunitario», osserva Christian Brun, docente di naturopatia e autore di Nettoyer et drainer son foie naturellement (ed. Guy Trénadiel). Il fegato, infatti, è coinvolto nella produzione delle cellule di difesa contro le invasioni microbiche. Per fare il pieno di vitalità in due o tre settimane, si consiglia, quindi, di seguire una dieta più naturale e leggera, e di puntare sui benefici delle piante, sui massaggi e sulle tecniche di respirazione che alleggeriscono il carico di tossine e puliscono gli organi in profondità.

Il fegato, l'organo più grande del corpo, svolge un ruolo cruciale nello smaltimento delle scorie. Ogni cosa passa per questo organo: «Cellule morte, farmaci tossici, additivi alimentari...», spiega il naturopata svizzero Christophe Vasey, autore di Spécial détox (éd. Jouvence). Regalargli qualche giorno di tregua, tre o quattro volte l'anno, è quindi essenziale. In che modo? Eliminando almeno per una settimana la carne, i latticini, le uova, il caffè, l'alcol e i piatti preparati. Non si tratta di mangiare meno, ma di mangiare più leggero.

È necessario, per compensare la mancanza degli alimenti sopra citati, però fare il pieno di verdure, in particolare cavoli e broccoli. I loro composti di zolfo purificano il fegato e fanno evacuare i metalli pesanti. Uniteli poi a cereali integrali e legumi per bilanciare i pasti. Optate per prodotti biologici e freschi o cotti al vapore o brasati per mantenere alto il loro contenuto di nutrienti.

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Christophe Vasey consiglia anche una cura a base di cardo mariano, della famiglia del carciofo, ricco di silimarina e silibina che protegge le cellule epatiche e, secondo studi scientifici, migliora la capacità del fegato di auto-rigenerarsi. Si assume sotto forma di estratto secco (due capsule al giorno) o di decotto: bollire mezzo cucchiaio di semi in 150 ml di acqua per 30 minuti. Filtrare prima di bere. Quattro tazze al giorno per tre settimane.

L'intestino pigro assorbe male i nutrienti utili per il corpo poiché assorbe anche le scorie inutilizzabili e/o tossiche. Soluzioni: prima di tutto aumentare l'assunzione di fibre essenziali per un buon transito e, quindi, una buona evacuazione delle scorie attraverso il colon. Optare per porri, crescione, cipolla e asparagi che evitano la stagnazione nel tratto digestivo e promuovono l'equilibrio della flora intestinale - il famoso microbiota - che partecipa al processo di disintossicazione.

Per proteggere le pareti del colon, particolarmente vulnerabile alle tossine, si possono assumere psyllium o ispaghul, semi ricchi di mucillagini lubrificanti. «Massaggiare i visceri aiuta anche a sbloccare le vescicole biliari e l'intestino, quindi a sgonfiare ed evitare l'afflusso di tossine nella circolazione sanguigna», spiega Dorothée Drouffe, insegnante di yoga presso il centro Thalazur Ouistreham. È lo stesso principio dello yoga del ventre.

«Questo tipo di yoga super detox si basa su asana - cobra, mezzo-ponte, cane a testa in giù e tavola - che stimolano l'intestino». Per potenziare i risultati occorre inspirare passivamente e insistere sull'espirazione tirando in dentro l'ombelico per creare un vuoto nell'addome e una sorta di drenaggio», prosegue Drouffe. Frequenza: una seduta di 45 minuti a settimana.

Già soggetti all'inquinamento atmosferico, i polmoni quando sono troppo sporchi fanno fatica a respingere le scorie gassose e a ossigenare le cellule del corpo. È essenziale, quindi, garantire loro dell'aria pulita e stimolare la funzione di auto-pulizia. Meglio smettere di fumare ed evitare le strade troppo trafficate nelle ore di punta.

A casa: controllare regolarmente i sistemi di ventilazione e fare circolare l'aria almeno 15 minuti al giorno in ogni stagione. L'aria interna, infatti, sarebbe da otto a dieci volte più inquinata dell'aria esterna. E per ottimizzare gli scambi polmonari, praticare la respirazione terapeutica. Invece di inspirare in modo superficiale a scatti, inspirare lentamente riempiendo la cassa toracica e l'addome, poi espirare. La capacità respiratoria sarà quadruplicata.

Non dimenticate le tisane detox. Il verbasco, o brodo bianco, è la pianta medicinale alleata della respirazione. I suoi attivi anti-infiammatori (saponine e arpagoside) favoriscono la rigenerazione degli alveoli polmonari. Lasciare in infusione per 10 minuti un cucchiaio di fiori di verbasco in 250 ml di acqua bollente. Filtrare prima di bere. Da due a tre tazze al giorno.

Il succo di betulla grazie alle sue proprietà diuretiche riconosciute anche dell'Agenzia Europea per i Medicinali stimola il lavoro dei reni prevenendo e/o riducendo la ritenzione idrica e la formazione della cellulite. Svolge anche una funzione anti-infiammatoria che limita il rischio di infezioni del tratto urinario. La dose giusta (non oltrepassarla per non indebolire i reni): due cucchiai tre volte al giorno per tre settimane di cura.

Via marieclaire.fr