Gwyneth Paltrow, Victoria Beckham, Kim Kardashian e Lady Gaga, per citare le star più gluten free addicted, pur non essendo celiache, hanno il pallino della dieta senza glutine. Mangiare senza glutine non significa mangiare sano, mangiare senza glutine è un'esigenza dei celiachi, una fetta della popolazione italiana che corrisponde all'1%, 600mila individui, ma i diagnosticati a oggi sono appena 190mila.

Un concetto che non sembra ancora chiaro ai celiaci per "moda". Quanti sono? Sono circa 6 milioni secondo i dati Nielsen diffusi dall'AIC - Associazione Italiana Celiachia, in occasione della Settimana Nazionale della celiachia (13-21 maggio). In Italia ogni anno si spendono 320 milioni di euro per prodotti senza glutine, ma di questi solo 215 derivano dagli alimenti erogati per la terapia dei pazienti celiaci. Il 10% dei cittadini europei segue una dieta totalmente, parzialmente o occasionalmente gluten free senza averne bisogno.

«Oggi milioni di persone scelgono di eliminare il glutine dalla propria dieta per seguire la moda del momento, un'idea rafforzata dai sempre più numerosi personaggi noti, non celiaci, che seguono la dieta gluten-free e lo dichiarano pubblicamente nell'erronea convinzione che garantisca un maggior benessere o che faccia dimagrire. Nessuna ricerca ha finora dimostrato qualsivoglia alcun benefico per i non celiaci nell'alimentarsi senza glutine, anzi. Gli studi scientifici stanno ampiamente dimostrando che in chi non è celiaco l'esclusione del glutine è inutile», spiega Giuseppe Di Fabio, presidente AIC.

Da uno studio condotto su 110mila uomini e donne per 26 anni è emerso che nei non celiaci l'esclusione del glutine non riduce il rischio cardiovascolare, come alcuni sostenevano ritenendo che incrementasse il livello generale di infiammazione anche in chi non è intollerante: gli autori hanno anzi scoperto che l'alimentazione gluten free nei non celiaci si associa a una riduzione del consumo di cereali integrali, con possibili effetti negativi proprio sul rischio cardiovascolare.

Per i celiaci la dieta senza glutine non è una scelta alimentare ma l'unica terapia: «La celiachia è una malattia irreversibile e chi ne soffre deve nutrirsi senza glutine per tutta la vita, in ogni circostanza. Per questo motivo il Servizio sanitario nazionale eroga ai pazienti celiaci i prodotti dietetici senza glutine fino a un tetto massimo di spesa pari a circa 90 euro/mese per paziente. I celiaci hanno faticosamente conquistato diritti e tutele fondamentali che rischiano di essere messe in discussione dal diffondersi della moda del senza glutine tra i non celiaci, che svilisce e banalizza la malattia e le difficoltà di chi ne soffre», conclude Di Fabio.

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