Che sport e salute siano strettamente legati è ormai assodato. Ma qual è la relazione tra attività fisica e cervello? Numerosi studi dimostrano che il movimento contribuisce a migliorare le nostre capacità cerebrali, non solo stimolando il cervello, ma anche prevenendo o contrastando la depressione, aumentando la memoria e promuovendo lo sviluppo di nuovi neuroni.
Secondo alcuni studi pubblicati all'inizio di quest'anno su The Journal of Physiology e su Cell Metabolism è emerso che se è vero che il cervello continua a produrre neuroni fino più o meno a 25 anni è anche vero che grazie alla "plasticità cerebrale", il sistema nervoso, in qualsiasi momento, può produrre sinapsi, nuove connessioni, e neurogenesi, nuovi neuroni.
Lo sport, in primis, l'allenamento con i pesi e il metodo HIIT, ci permette di usare meglio il "cervello". In che modo? Per prima cosa aumentando l'apporto di ossigeno in questo organo, poi promuovendo la produzione del BDNF - Brain-derived neurotrophic factor, una proteina che stimola la generazione e la conservazione dei neuroni. Nello specifico, la corsa stimola la produzione di catepsina B, che stimola a sua volta il BDNF, responsabile della produzione di nuovi neuroni.
Fare attività fisica, secondo questi studi, inoltre, stimola la memoria e il senso dell'orientamento, poiché innesca la neurogenesi anche nell'ippocampo, area del cervello responsabile di queste due funzioni, agisce come antidepressivo e antistress e, stimolando la produzione di dopamina ed endorfine, migliora il sonno.