Chi ne ha sofferto in una precedente gravidanza molto probabilmente la svilupperà anche in quelle successive. Così è accaduta a Kate Middleton che anche nell'attesa del terzo figlio sta soffrendo di iperemesi gravidica, malattia per la quale è già stata costretta a un ricovero in ospedale.

Questa patologia invalidante e demoralizzante, che coincide sempre con l’inizio della gestazione, ma può protrarsi fino al parto, è purtroppo comune a molte donne (circa 1 su 100), tra i suoi sintomi non ci sono le comuni nausee e alcuni medici ne sottovalutano le possibili ripercussioni psicologiche sulla futura mamma. L’iperemesi gravidica è una forma incontrollabile di vomito e nausee, così acuta che chi ne soffre a volte non riesce a trattenere nemmeno l’acqua, motivo per cui tra le sue conseguenze ci sono disidratazione, perdita di peso e squilibrio metabolico. Altri sintomi possono essere l'ipersensibilità agli odori, l'eccessiva produzione di saliva, mal di testa da disidratazione e incontinenza urinaria.

Le cause di questo disturbo non sono ancora bene chiare. Alcuni medici sostengono che si potrebbe trattare di fattori genetici, altri del picco repentino dell’ormone della gravidanza, la gonadotropina corionica che, appunto accompagna l'inizio della gestazione. Motivo per cui questa malattia sarebbe statisticamente più frequente nelle gravidanze gemellari. Quali sono i rimedi? Si va dalle soluzioni naturali contro la nausea (agopuntura, ipnosi, assumere pasti piccoli e frequenti, preferire cibi secchi e bevande fredde) ai farmaci ad hoc fino al ricovero in ospedale dove verrà somministrata una flebo idratante o nutritiva. Fortunatamente i dati a disposizione sembrano suggerire che eventuali effetti sul feto siano improbabili tranne un possibile peso inferiore alla norma del feto alla nascita.